Abbiamo bisogno di nuove sensazioni. Di colori, di luce, di profumi. Gli ultimi dodici mesi sono stati avari in tal senso e mai come quest’anno l’arrivo della primavera ha un duplice significato: la bella stagione con le sue giornate che si allungano e la natura che riprende vita e dall’altra parte noi che riscopriamo cose che per troppo tempo avevamo dovuto guardare solo in fotografia.
Una primavera tutta milanese
La bellezza che ci regala la nostra città è infatti anche quella che troviamo nei tanti parchi cittadini: dovrebbe essere abbastanza chiaro ormai che la vecchia frase “Milano città grigia” non ha più senso, ammesso che un tempo potesse averlo avuto.
Milano è una città coloratissima: i tetti con le tegole rosse, il giallo delle case di ringhiera, il verde dei prati, il cielo blu che la sovrasta. Ma anche senza voler essere poetici ad ogni costo, basta girare i tanti parchi che abbiamo in città; un altro luogo comune vorrebbe che la città non abbia verde.
Prima di provare di persona, osservate semplicemente Milano dall’alto, attraverso le mappe sul web: noterete subito tante “chiazze” verdi sparse qua e là. E se è assolutamente vero che tutti ne vorremmo sempre di più, quello che oggi troviamo è davvero tanto.
I colori del parco Sempione
Partiamo dal più famoso dei parchi cittadini, il parco Sempione. Luogo di passeggiate e pause pranzo, regala scorci incantevoli, dove natura e storia convivono alla perfezione. E poi i Giardini Pubblici, oggi intitolati a Montanelli, così come il parco di Trenno nella zona ovest a due passi dallo stadio di San Siro ed il parco Lambro, dalla parte opposta della città, giusto per citarne alcuni.
Uno degli ultimi arrivati occupa uno spazio che fino alla fine del secolo scorso era praticamente abbandonato: tra Gae Aulenti e le ex Varesine ecco la Biblioteca degli Alberi, uno spazio meraviglioso dove poter passare qualche ora in tranquillità e godendosi la compagnia del verde e dei fiori. Già, proprio come quelli che vedete nell’immagine: blu come il cielo di Milano. «Quel Cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace».