Da tempi immemorabili i gioielli accompagnano il cammino dell’umanità. Dai monili intagliati con corna e zanne di animali a quelli in oro, argento e pietre preziose dell’antico Egitto. Dalla manifattura micenea a quella etrusca e poi romana, dal Medioevo al Rinascimento fino a oggi, il gioiello ha sempre occupato un posto di rilievo nella società connotandone lo stile e l’artigianalità con la loro manifattura.
I gioielli che contraddistinguono con il loro stile l’inizio del Terzo Millennio faranno risplendere la Milano Jewelry Week, che con la sua seconda edizione da giovedì a domenica prossimi, farà diventare la città meneghina la capitale mondiale del gioiello. A testimoniarlo ci sono i numeri imponenti dell’evento: 750 espositori, oltre 100 prestigiose location e più di 150 eventi che guarderanno a questo mondo da ogni prospettiva e che hanno l’ambizione di mettere insieme professionisti del settore, appassionati e gente comune.
Riparte in città la seconda edizione della Milano Jewelry Week: gli appuntamenti da non perdere
«Da sempre un crocevia di persone e culture che, per studio o per lavoro, si sono trovate a viverla, Milano è una città aperta allo scambio e all’internazionalità – spiega Enzo Carbone, founder di Prodes Italia, società che ha ideato la Milano Jewelry Week -. Oltre a questi tratti distintivi, negli ultimi anni è stata registrata una forte crescita della presenza di gioiellerie, in forma di negozi, showroom e gallerie, dimostrando un interesse deciso per il settore sia in ambito B2C che B2B. La Jewelry Week che intende attrarre un pubblico di professionisti e appassionati da tutta Italia, ma soprattutto dall’estero».
Sono proprio gli appassionati che, in particolare, potranno disegnare il proprio percorso tra Cinque le mostre collettive in programma ospitate a Palazzo Bovara, Palazzo dei Giureconsulti, negli spazi de La Pelota e alla Scuola Galdus dove andrà in scena un vero e proprio talent show che avrà come protagonisti i lavori dei più promettenti studenti selezionati dalle scuole orafe partecipanti alla Week.
L’itinerario tipo del visitatore non può che partire da Palazzo Bovara e da Artistar Jewels, evento internazionale dedicato ai body ornament dove sono riuniti 230 artisti e designer internazionali che interpretano la contemporaneità attraverso tematiche diverse tra cui l’arte, l’architettura, il mondo fantasy, i sentimenti e gli stati d’animo. Spostandoci al Palazzo dei Giureconsulti ecco la collettiva The Fab cui prendono parte 150 espositori con progetti riconducibili ad acqua, terra, fuoco e aria, i quattro elementi naturali in cui è divisa la mostra e che hanno mosso le corde delle ispirazioni potenti di designer e artisti che le hanno ricercate in ricordi d’infanzia, forza della natura, bellezza dell’imperfetto.
E a La Pelota va in scena The Jewelry Hub che accoglierà 115 brand. A spiccare le nuove collezioni di Leo Pizzo e Alessio Boschi che, come tutte le altre, saranno anche in vendita. Invece, tra i quartieri di Brera e 5 Vie, tredici tra showroom di design e gallerie d’arte, ospiteranno le creazioni di altrettanti brand e designer di gioielli internazionali.
Gli Awards sabato sera all’Odeon
Durante la serata saranno consegnati i MJW Awards. Alla serata evento di sabato prossimo al cinema Odeon saranno assegnati il Best in Diamond (giudice Alberto Casbelli – Segretario Borsa Diamanti d’Italia), il Best in Gemstone (giudice Paolo Cesari – Presidente di Assogemme), il Best in Innovation (giudice Donatella Zappieri – Jewelry Business Consultant), il Best in Technique (giudice Guido Solari – Direttore della Scuola Orafa Ambrosiana e della SOA Lab & Factory), il Best in Creativity & Design (giudice Azzurra Cesari – Project Manager & Product Development di Cesari & Rinaldi), il Best in Contemporary (giudice Lucia Massei – Direttrice Creativa di Alchimia Contemporary Jewellery School di Firenze) e il Best in Future Jewelry Design (giudice Formlessness).
«Anno record per i diamanti»
Luigi Cosma, Borsa Diamanti: «Beni di lusso, ma non solo»
Tra gli MJW Awards che saranno consegnati al Cinema Odeon c’è anche il Best in Diamonds. Giudice unico per l’assegnazione è Alberto Casbelli, segretario di Borsa Diamanti d’Italia. A designare il giurato è stato Luigi Cosma, da 5 anni presidente di Borsa Diamanti (di cui era stato vice per 6 anni e nel consiglio direttivo da 25), nipote e omonimo di uno dei fondatori dell’associazione nata nel 1926.
Milano che ruolo gioca nel commercio dei diamanti?
«È una città importante dal punto di vista economico e quindi anche per il mercato dei diamanti. La Borsa Diamanti d’Italia, per esempio, ha sede a Milano».
Che tipo di impulso può dare un evento come la MJW al mercato dei diamanti?
«Al mercato non so, ma può aiutare la conoscenza della gioielleria con diamanti. Si tratta di iniziative che possono creare un maggior interesse da parte del consumatore».
Si regalano ancora molti diamanti?
«Quest’anno è stato uno degli anni record per la vendita dei diamanti in Italia e nel mondo».
Sono un bene rifugio?
«Io ritengo che un diamante vada comprato per fare un regalo, però anche se hanno peculiarità diverse dall’oro vengono considerati beni rifugio. Per quanto ci riguarda siamo stati tra i primi, nel 2012, a prendere le distanze da come le banche vendevano i diamanti trattandoli come un prodotto meramente finanziario. Purtroppo nonostante la nostra chiara presa di posizione ci è voluto parecchio tempo affinché si capisse la pericolosità di questa pratica che ha fatto diverse vittime».
Un diamante è davvero per tutti?
«I diamanti sono sicuramente un bene di lusso, ma si possono comunque fare dei regali con diamanti con una spesa che non supera i 1.000 euro».
