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29. 03. 2024 06:12

Coronavirus, all’Asst Nord Milano via allo screening

Su segnalazione del medico di famiglia, il centro servizi si occupa di prenotare test in modalità “Drive Through”

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Coronavirus, al via lo screening
Coronavirus, al via lo screening

Un percorso ambulatoriale dedicato ai pazienti con sintomi sospetti di coronavirus in fase iniziale, e seguiti a casa dal proprio medico di medicina generale. Con l’obiettivo di garantire in giornata l’effettuazione di tutti gli esami necessari per una corretta e tempestiva diagnosi: test del sangue, elettrocardiogramma, rx al torace e tampone naso-faringeo. Il servizio è partito grazie all’iniziativa dell’Asst Nord Milano.

 

 

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Coronavirus, all’Asst Nord Milano via allo screening

Su segnalazione del medico di famiglia, il centro servizi si occupa di prenotare negli slot dedicati lo screening diagnostico. Il paziente, una volta arrivato, può parcheggiare l’auto in aree dedicate, seguire il percorso ed effettuare tutti gli esami in circa 30/50 minuti. Occorre presentarsi, sempre su indicazione del medico di medicina generale, all’ospedale Bassini a digiuno, indossando guanti e mascherine. Dopo aver effettuato lo screening diagnostico completo per sindrome da Covid 19 è possibile rientrare al proprio domicilio.

Esami tempestivi. I referti già dal giorno dopo possono essere visualizzati dal medico di famiglia sul fascicolo sanitario del paziente, previo suo consenso, mentre i risultati del tampone appena disponibili vengono comunicati al medico dal centro servizi. In caso di positività e della necessità di terapia farmacologica domiciliare, la farmacia dell’ospedale Bassini mette a disposizione il necessario kit farmacologico. L’obiettivo è garantire minori spostamenti dei pazienti sospetti, riduzione del tasso di ospedalizzazione e migliore gestione territoriale grazie a una più tempestiva diagnosi con conseguente terapia farmacologica domiciliare. Il progetto è condiviso con ATS Città Metropolitana di Milano, grazie alla stretta collaborazione tra la cooperativa Medici Milano Centro Cmmc e l’Asst.

Fasi. Ad aderire sono, in una prima fase, i medici di medicina generale che svolgono la loro attività all’interno del Presst Asst Nord Milano di via Farini: sei dottori per un totale di circa novemila pazienti seguiti. A seguire verranno coinvolti i quattro medici attivi nel Presst Asst Nord Milano di via Livigno a Milano, per un totale di circa seimila pazienti.

Minori contagi. «Con questo progetto vogliamo contribuire a una ottimale gestione territoriale dei pazienti e fornire ai medici le informazioni utili a una gestione domiciliare dei cittadini con sintomatologia riconducibile a infezione da coronavirus nelle fasi iniziali», conferma Elisabetta Fabbrini, direttore generale Asst Nord Milano. «Il modello pilota potrebbe aiutare a ridurre i contagi con una migliore gestione dei positivi. Siamo in un momento drammatico in cui emerge con chiarezza la necessità che i medici di famiglia e gli specialisti ospedalieri lavorino insieme nella gestione dei pazienti cronici.

Riorganizzare. Vogliamo portare l’attenzione sulla necessità di riorganizzazione della sanità territoriale per una migliore gestione sul territorio e la conseguente riduzione degli accessi in ospedale», prosegue Alberto Aronica, fondatore e vice presidente della Cmmc. «Il progetto del Day Service Covid risponde a una sfida importante. Proposte concrete che arrivano direttamente da chi vive quotidianamente la medicina territoriale e i rapporti con gli ospedali. E’ con la collaborazione tra i medici di medicina generale e le Asst che possiamo affrontare al meglio la sfida di creare i migliori percorsi assistenziali per i nostri pazienti anche in questo periodo di difficile emergenza», conclude Walter Bergamaschi, direttore generale Ats Città Metropolitana di Milano.

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Radiografia al torace per svelare il coronavirus

Pochi sintomi di Covid-19 o addirittura nessuno. Ma la radiografia del torace svela la realtà: la malattia si è fatta strada nei polmoni ed è visibile – bianco su nero – nelle lastre. Per la precisione, in 100 su 170 eseguite in una sola settimana. E’ la scoperta di un team di ricercatori dell’Irccs Galeazzi e dell’università Statale di Milano, autori di un’indagine su pazienti del primo focolaio di nuovo coronavirus svelato in Italia, quello di Codogno.

Indagine che, spiegano gli esperti, rileva un alto coinvolgimento polmonare in persone della zona rossa del Lodigiano. Il lavoro dell’Istituto ortopedico è pubblicato sulla rivista Radiology ed è stato condotto in collaborazione con gli atenei di Pavia e Palermo e con il centro Medical radiologico di Codogno e la Radiologia della casa di cura San Camillo di Cremona. I ricercatori documentano in maniera dettagliata la compromissione polmonare in persone all’apparenza non intensamente colpite da coronavirus, in quanto asintomatiche o poco sintomatiche.

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