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19. 04. 2024 02:44

Il coronavirus spinge i ritocchi estetici

Santanchè: Siamo al 20% in più di richieste

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Dopo il lockdown ecco il boom dei ritocchi estetici. «Non ho fatto i calcoli, ma posso tranquillamente stimare un bel 20% in più di richieste di intervento».

Il coronavirus spinge i ritocchi estetici

Paolo Santanchè
Paolo Santanchè

Parola di Paolo Santanchè, chirurgo plastico, che già ad aprile aveva previsto un trend positivo per quando l’attività degli ambulatori chirurgici fosse ripartita. I numeri sembrano dare ragione allo specialista: da un lato c’è l’effetto catarsi che rincuora chi, dopo i mesi bui della reclusione, può lasciarsi alle spalle il periodo più duro riaffacciandosi alla vita con qualche ruga in meno.

Dall’altro c’è «il fatto che per molte persone il lockdown con smart working ha avuto come risvolto positivo la possibilità di risparmiare i soldi che prima se ne andavano fra spostamenti, mezzi di trasporto o pranzi di lavoro», spiega. Infine, a convincere chi magari meditava da tempo i ritocchi estetici, ma posticipava per troppi impegni professionali, ci sarebbe secondo l’esperto un’altra opportunità preziosa fornita dal lavoro agile che molte aziende ancora chiedono o permettono: «L’ufficio in casa consente di proseguire la normale attività anche nel periodo di convalescenza post-intervento».

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«A sorpresa sta forse andando meglio di prima del Covid – dice Santanchè -. Da sempre i piccoli o grandi interventi di chirurgia estetica sono stati spesso utilizzati come catarsi dopo un brutto periodo: un lutto, una separazione, un divorzio».

ritocchino
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