L’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, lancia l’allarme sulla prossima campagna di vaccinazione antinfluenzale. «Preferirei che per gli operatori sanitari – ha affermato il professore -, tra i quali ci sono molti riluttanti, venissero vaccinati in massa. Se solo avessimo la disponibilità di vaccino un po’ prima. Ma a quanto pare questo non sarà».
Poche dosi. L’esperto conferma problemi nella disponibilità di dosi vaccinali nelle farmacie, da vendere alla popolazione attiva non inclusa nell’offerta gratuita delle campagne vaccinali, e auspica su questo una soluzione tempestiva.
Per i soggetti fragili quali anziani e bambini non dovrebbero invece registrarsi ritardi. «Dovremmo avere una certa copertura per i bambini -aggiunge l’infettivologo – mentre il vaccino agli anziani arriverà un po’ al limite temporale utile, almeno in Lombardia. Ma comunque dovrebbe arrivare».
Tuttavia il non poter estendere il vaccino ad uno spettro più ampio della popolazione in tempi brevi potrebbe determinare il fallimento della campagna di prevenzione fondamentale per scongiurare la confusione tra sintomi influenzali e da Covid.