Stop al fumo in gravidanza, al Macedonio Melloni parte il “Progetto Marielena”

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Smettere di fumare non è mai facile, ma una motivazione forte come la gravidanza – che sia già in corso o si stia programmando – può fare la differenza. Aiutare i futuri genitori a spegnere definitivamente la sigaretta è l’obiettivo del “Progetto Mariaelena” – giovane mamma e volontaria scomparsa prematuramente – nato dalla collaborazione tra il Centro antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, il presidio ospedaliero Macedonio Melloni-Asst. Fatebenefratelli Sacco e finanziato e promosso dall’associazione Salute Donna onlus.

 

L’iniziativa ha il duplice obiettivo di sensibilizzare le gestanti a smettere di fumare eliminando un importante fattore di rischio per il feto e aiutare i papà a dire basta alle sigarette per creare una casa senza fumo. Sono diverse le attività in campo per realizzare questo fine: sensibilizzare le donne e i loro familiari attraverso interventi informativi durante i percorsi di accompagnamento al parto, ma anche prendere in carico la persona durante il percorso di disassuefazione dal fumo.

Tutto ciò grazie all’attivazione, a partire dallo scorso giugno, di un ambulatorio dedicato. L’iniziativa è gestita dall’equipe del Centro antifumo dell’Istituto nazionale dei tumori, di cui è responsabile Roberto Boffi, in collaborazione con lo pneumologo Flavio Allegri e la psicologa Elena Munarini.

Proprio quest’ultima incontra le future mamme durante gli appuntamenti mensili organizzati in Macedonio Melloni, che riguardano la gravidanza e l’allattamento: l’obiettivo è illustrare i rischi del fumo attivo e passivo in questa delicata fase della vita e informare sulla possibilità di aiuto per smettere con questo vizio, per se stessi e per i propri familiari.

Le fumatrici e i loro compagni che desiderano intraprendere questo percorso vengono seguiti gratuitamente e senza lista di attesa. Tutto questo perché dire basta al fumo è possibile. Solo nel 2018, in Italia, ci sono riuscite 725mila persone. Proprio la gravidanza può essere l’occasione giusta per dire basta, trasformando la necessità di tutela della salute della futura mamma e del feto in un’opportunità per tutta la famiglia di migliorare definitivamente la qualità della propria vita.

Non bisogna poi dimenticare che, sia per la donna che per l’uomo, il fumo è uno dei fattori più significativi di riduzione della fertilità e che, a prescindere dal momento della gravidanza, il fumo ha per la donna una serie di effetti nocivi (rischio aumentato di tumore della cervice uterina, di menopausa anticipata, di osteoporosi) che rendono importante un’attività di informazione e disassuefazione mirata proprio a loro.

Smettere per prevenire l’11% dei tumori

Smettere di fumare non fa bene solo al feto, ma anche alla salute della famiglia. A ribadirlo sono gli esperti. «L’11 per cento dei tumori diagnosticati nel 2018 è rappresentato da neoplasie del polmone, causate principalmente dal fumo», conferma Roberto Boffi, responsabile della Pneumologia e del Centro antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori. «Accanto a questo abbiamo registrato, nell’ultimo anno in Italia, un notevole aumento del fumo nel sesso femminile – prosegue -.

La nostra speranza è che la riscossa contro questa pericolosissima tendenza parta proprio dalle future mamme, perché venga da loro una risposta matura e consapevole per dire definitivamente basta ai danni provocati dal fumo attivo e passivo delle sigarette, non solo nel delicato periodo della gravidanza e dell’allattamento, ma per tutta la vita». Prosegue la psicologa Elena Munarini: «Smettere di fumare non è facile, ma per le donne sottoposte a stress legato ai diversi ruoli familiari, sociali e lavorativi che rivestono, lo è ancora di più.

E la difficoltà varia da persona a persona. Ma molti, pur desiderandolo, non smettono di fumare perché temono di non riuscire. Diventa quindi fondamentale poter contare sull’aiuto dell’esperto per trovare la strada più indicata alle necessità di ogni singola persona, al suo contesto di vita di quel momento e mantenere i contatti per prevenire le ricadute, un evento piuttosto frequente anche in chi ha smesso da diverso tempo».

Da vizio a dipendenza

Il fumo non è un semplice vizio, ma una vera e propria dipendenza causata dalla nicotina, da considerarsi a tutti gli effetti una droga, come ha sancito in modo definitivo l’Organizzazione mondiale della sanità. E chi prova a smettere di fumare può infatti trovarsi in difficoltà a causa dei sintomi da astinenza (insonnia, irritabilità, ansia, cefalea e difficoltà di concentrazione) e quindi scoraggiarsi e abbandonare il proposito.


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