La campagna vaccinale anti-influenzale partirà da metà ottobre. E «i medici di famiglia hanno già molte richieste da parte di persone che chiedono di avere somministrata la dose». Così Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), secondo il quale è difficile dire come sarà la prossima stagione influenzale, perché l’influenza è sempre imprevedibile, ha sempre un tasso elevato di complicanze. Insomma, l’invito è a vaccinarsi, non solo per chi ha una raccomandazione, ma anche per tutti gli altri per cui non è specificatamente indicato».
Influenza: prime prenotazioni per il vaccino dai medici di famiglia
Rispetto alle categorie per cui è raccomandato, aggiunge, «abbiamo abbassato l’età da 65 a 60 anni, e a questi si aggiungono naturalmente i fragili, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari». E per gli esperti è bene correre ai ripari, perché – come sottolineato da Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della Clinica Malattie Infettive del San Martino di Genova, l’influenza oggi è più pericolosa del Covid: Per l’influenza abbiamo un solo antivirale, per il Covid ne abbiamo tre. Per l’influenza non abbiamo nemmeno un anticorpo monoclonale, per il Covid ne abbiamo due. E abbiamo i vaccini che vanno molto bene».
A proposito del coronavirus, anche le persone sane sotto i 60 anni potranno fare la quarta dose con i nuovi vaccini bivalenti, che vanno considerati intercambiabili, cioè si possono usare «senza alcuna distinzione». Gli immunodepressi invece, d’accordo con il loro medico, potranno accedere alla quinta dose. A breve arriveranno anche le indicazioni riguardo all’opportunità di somministrare nella stessa seduta l’anti-Covid e l’anti-influenzale.