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15. 09. 2024 20:54

Per ridurre le liste d’attesa nella sanità arrivano altri soldi dalla Regione: sarà sufficiente?

L'obiettivo è garantire ai cittadini prestazioni sanitarie tempestive ed efficienti

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La Regione Lombardia ha approvato una delibera che prevede l’assegnazione di ulteriori 23,5 milioni di euro per la riduzione delle liste d’attesa nella sanità, come annunciato dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso. Questo nuovo stanziamento si aggiunge ai 61 milioni di euro già previsti, portando il totale dei fondi destinati a questo intervento a circa 84 milioni di euro per il 2024.

L’obiettivo: abbattere le liste d’attesa nella sanità pubblica

Un impegno comune tra pubblico e privato

«Con questo provvedimento – ha affermato l’assessore Bertolaso – adottiamo ogni iniziativa utile per l’abbattimento delle liste d’attesa destinando, in totale, circa 84 milioni di euro di fondi per il 2024 per questo specifico intervento. Incrementiamo, infatti, quanto già stanziato in precedenza, 61 milioni di euro, per dare la possibilità alle ATS di intervenire sulle prestazioni che presentano maggiori criticità di offerta e predisporre bandi per affidare l’esecuzione di quegli esami anche agli operatori privati.»

L’assessore ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra erogatori pubblici e privati per affrontare efficacemente la questione delle liste d’attesa, un problema che coinvolge l’intero sistema sanitario.

La suddivisione delle risorse tra le ATS lombarde

Come verranno distribuiti i fondi

I fondi aggiuntivi saranno distribuiti tra le varie Agenzie di Tutela della Salute (ATS) della Lombardia secondo la seguente ripartizione:

Milano: 9.695.456 euro
Brescia: 3.944.013 euro
Brianza: 2.652.502 euro
Insubria: 2.449.640 euro
Bergamo: 1.754.230 euro
Pavia: 1.406.482 euro
Montagna: 1.033.572 euro
Val Padana: 638.360 euro

Questa distribuzione mira a rispondere alle specifiche esigenze territoriali, migliorando i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie più critiche.

Dettagli della delibera

Prestazioni sanitarie e bandi per gli operatori privati

Le ATS avranno la possibilità di individuare ulteriori prestazioni che necessitano di miglioramenti nei tempi di attesa. In base all’analisi della domanda e della capacità di offerta sui propri territori, le ATS potranno valutare di porre a bando anche prestazioni relative a specifiche patologie o percorsi di cura di follow-up che ritengano possano beneficiare delle azioni in termini di miglioramento dei tempi di attesa e migliore presa in carico dei pazienti.

Le ATS pubblicheranno le manifestazioni di interesse rivolte agli enti privati accreditati erogatori di prestazioni di specialistica ambulatoriale, a contratto e non a contratto, interessati a sottoscrivere accordi o addendum contrattuali per l’acquisizione di prestazioni aggiuntive finalizzate al recupero delle liste di attesa.

Il CUP unico regionale

Monitoraggio e integrazione dei fondi

«Stiamo monitorando attentamente – ha aggiunto Bertolaso – anche la situazione delle prestazioni rese disponibili ed effettuate, in modo da integrare nuovamente i fondi per gli enti pubblici in caso si rendesse necessario. Nel frattempo, prosegue anche l’attività di collaudo del CUP unico regionale che dovrà essere avviato, come da contratto, a settembre.»

Il Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale, una piattaforma centralizzata per la gestione delle prenotazioni, è in fase di collaudo e sarà operativo da settembre. Questo strumento permetterà una gestione più efficiente delle prenotazioni, migliorando ulteriormente i tempi di attesa.

Conclusione

L’assegnazione di ulteriori 23,5 milioni di euro rappresenta un passo significativo verso il miglioramento del sistema sanitario lombardo. La collaborazione tra pubblico e privato, insieme all’introduzione del CUP unico regionale, mira a fornire risposte concrete alle esigenze dei cittadini, garantendo prestazioni sanitarie tempestive ed efficienti.

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