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29. 03. 2024 14:00

Migranti e coronavirus: il presidente del Css Locatelli spegne le polemiche

Il presidente del Consiglio superiore di Sanità Locatelli ha rilasciato alcune dichiarazioni sul nesso tra migranti e la nuova ondata di coronavirus

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Il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) Locatelli spegne le polemiche sulla strumentalizzazione dei migranti indicati da molti come portatori della seconda ondata di coronavirus.

Le dichiarazioni. «A seconda delle Regioni, il 25-40% dei casi sono stati importati da concittadini tornati da viaggi o da stranieri residenti in Italia – afferma Locatelli -. Il contributo dei migranti, intesi come disperati che fuggono, è minimale, non oltre il 3-5% è positivo e una parte si infetta nei centri di accoglienza dove è più difficile mantenere le misure sanitarie adeguate».

Dati alla mano l’esperto spiega che i nuovi casi di coronavirus arrivano dai vacanzieri provenienti dai paesi inseriti nella “black list” di Speranza, ovvero Malta, Spagna, Grecia e Croazia. Per quanto riguarda i migranti Locatelli punta perlopiù il dito sulla gestione degli hotspot: l’eccessiva prossimità e l’impossibilità di mantenere la distanza di almeno un metro tra gli individui spesso diventa essa stessa causa di trasmissione dell’infezione.

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