Perché il sonno per le over 65 è un problema?

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Difficoltà ad addormentarsi, sonno agitato, risvegli notturni e sveglia anticipata. Sono i principali disturbi legati al sonno che, in Italia, colpiscono soprattutto le donne over 65. In generale i casi di insonnia sono in aumento. «Per il 90% degli italiani tra i 45 e i 65 anni dormire bene è molto importante, ma solo per uno su dieci è facile», conferma Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.

CASI IN AUMENTO • Secondo i dati più recenti resi noti da Onda, in media quattro persone su cinque soffrono o hanno sofferto di disturbi del sonno e la metà del campione ritiene necessarie e salutari almeno otto ore di riposo per notte anche se, di fatto, l’83% ammette di dormire al massimo sette ore, con il 16% che ne dorme al massimo cinque. Ma quali sono le cause che impediscono un buon sonno? Tra le più indicate ci sono stress mentale e traumi (88%), stile di vita e alimentazione non adeguati (79%), stanchezza fisica (76%), ma anche malattie (56%), menopausa e invecchiamento (42%). Le conseguenze sono di diverso tipo: psichiche per il 98% delle persone coinvolte, in primis nervosismo e irritabilità, ma anche cattivo umore, assenza di lucidità e difficoltà di concentrazione e apprendimento.

ALLARME DONNE • Ma ci sono anche problemi di natura fisica per l’83%, soprattutto stanchezza e mancanza di energie. Infine sono segnalate difficoltà relazionali per il 41%. In quest’ultimo caso, gli intervistati lamentano principalmente la tendenza a isolarsi e problemi di comunicazione e dialogo nella coppia, oltre al conseguente calo del desiderio sessuale. In questo quadro le persone più a rischio sono le donne: secondo numerose ricerche scientifiche, l’insonnia è infatti 1,5 volte più comune in loro rispetto agli uomini e questo valore tende ad aumentare dopo i 65 anni. Soprattutto a causa della riduzione della secrezione di melatonina, ormone che regola il ciclo sonno-veglia, che nelle donne è più evidente rispetto agli uomini con l’avanzare degli anni.

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A Milano 2 centri di eccellenza

L’insonnia rappresenta una vera e propria patologia per moltissimi cittadini, soprattutto nelle fasce d’età meno giovani. Ecco perché nel nostro Paese si stanno moltiplicando i centri specializzati nella cura dei disturbi legati al sonno. Alcune eccellenze si trovano a Milano. Una delle strutture più all’avanguardia in questo settore è il Centro di medicina del sonno dell’Ospedale San Raffaele.

Ogni anno sono circa seimila i pazienti che si rivolgono ai suoi specialisti, il 40% di loro arriva da altre regioni. Di queste persone circa 2.500 si sottopongono ogni anno ad accertamenti con esami particolari. In questo centro vengono trattati soprattutto Insonnia sindrome delle gambe senza riposo, mioclono notturno, apnee notturne, narcolessia, sonnambulismo, bruxismo, enuresi notturna e disturbi comportamentali nel sonno.

Altra struttura di eccellenza italiana è il Centro di medicina del sonno dell’Istituto auxologico. Qui si rivolgono adulti e bambini con problemi legati a russamento e sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, sindrome delle apnee centrali nel sonno, disturbi del movimento nel sonno, insonnia, disturbi del ritmo sonno-veglia, parasonnie (come sonnambulismo e rem behaviour disorder) ed epilessia.

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10 regole per dormire meglio

Dormire meglio, anche in presenza di disturbi legati al sonno è possibile. Basta seguire dieci semplici regole: mantieni orari regolari; evita di addormentarti la sera davanti la tv; tieni separati il tempo da dedicare al lavoro e quello a casa; evita di usare pc, internet e cellulari prima di andare a dormire; mettiti a letto solo quando decidi di dormire; evita luoghi troppo rumorosi perché il silenzio è un importante alleato del sonno; mangia cibi leggeri a cena, evitando spezie, caffè, tè e alcolici; rinuncia ai riposini nel corso della giornata; se cambi letto troppo spesso per via del lavoro e dei viaggi, cerca di adattare la stanza alle tue abitudini. E, infine, assumi farmaci solo sotto controllo medico.