Smog, nemico comune: ecco perché continuiamo a parlarne

La sovraesposizione all’inquinamento non genera problemi solo ai polmoni. L’aria sporca accrescere gli accessi in ospedale per i disturbi del comportamento

Smog, Qualità dell'aria a Milano
Smog, Qualità dell'aria a Milano

Ormai a Milano, e in tutta la pianura Padana, è emergenza smog. Un fenomeno diventato sempre più frequente nel corso di questo inverno. E così la salute dei cittadini è sempre più a rischio.

 

A confermarlo è l’Agenzia europea per l’ambiente: l’Italia è diventato il primo Paese del continente per decessi da biossido di azoto, uno dei veleni che veicoli e caldaie immettono in atmosfera. Il pericolo maggiore è al Nord, dove le Alpi bloccano il vento e non permettono all’aria di circolare. Se questa condizione non esistesse, l’aspettativa di vita sarebbe di 14 mesi maggiore rispetto a quella calcolata oggi.

Lo smog è nemico di tutti: il Paese soffoca

Ma lo smog è un problema che riguarda tutta la Nazione, basti pensare che nella penisola l’81 per cento degli abitanti vive in un’area che sfora i limiti di inquinamento fissati dall’Organizzazione mondiale della Sanità (in Pianura Padana si arriva quasi al cento per cento).

Questa sovraesposizione allo smog crea problemi innanzi tutto ai polmoni, e infatti quando i giorni di sforamento si moltiplicano crescono in proporzione gli accessi ai pronto soccorso della città per asma e altri disturbi respiratori, che colpiscono prevalentemente bambini e anziani.

Dai polmoni poi le particelle inquinanti più piccole – il Pm2,5 – passano nel sangue. E così lo stato di infiammazione che causano ai vasi sanguigni fa aumentare arteriosclerosi e rischio di infarto.

Lo smog è nemico di tutti: depressione

In questo modo l’aria sporca finisce con il creare problemi anche al cervello. Proprio al Policlinico di Milano sta per partire uno studio che ha l’obiettivo di capire quanto l’inquinamento faccia aumentare i casi di depressione.

Un’associazione è stata già osservata altrove: livelli alti di smog fanno, infatti, crescere gli accessi al pronto soccorso per i disturbi del comportamento. Circa due anni fa una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista su The Lancet ha dimostrato che chi abita a meno di 50 metri da una strada trafficata ha un rischio più alto del 7% di finire preda di una demenza.

Altri dati dimostrano una correlazione fra alti livelli di smog e malattie quali autismo e disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Ecco perché intervenire è diventato più urgente che mai.

smog nemico comune
smog nemico comune