Stress e salute tra gli Under 35: l’indagine di Fondazione Onda

under 35
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In Italia il 75% degli under 35 considera la salute come una priorità. Seguita, con un notevole distacco, dalla stabilità lavorativa (36%) e dal rapporto con il partner (35%). A rivelarlo è l’indagine Giovani e prevenzione di Fondazione Onda, condotta da Elma Research in collaborazione con Aon, su un campione di 892 persone tra i 18 e i 35 anni. Dallo studio emerge che due persone su cinque fanno prevenzione e che la percezione generale è di essere in buono stato di forma.

 

In media, gli uomini si sentono meglio rispetto alle donne (54% degli uomini contro il 48% delle donne) e, forse per questo, hanno una maggiore tendenza a rivolgersi al medico solo quando i sintomi hanno un effetto negativo sulla vita di tutti i giorni. Attitudine adottata dal 39% degli uomini rispetto al 31% delle donne. L’importanza della salute nella vita degli under 35 si riflette sulla loro conoscenza del tema: in generale, la percezione è di essere bene informati. Analizzando le fonti principali utilizzate, il 54% si informa attraverso i siti internet, seguiti dai canali medici, tra cui i medici di medicina generale e gli specialisti, e da familiari e conoscenti, rispettivamente nel 53 e 39% dei casi.

Se si guarda alle due generazioni presenti nel campione, Millennials – tra i 26 e i 35 anni – e I-generation – tra i 18 e i 25 anni -, si possono notare differenze sull’utilizzo delle fonti. Se i Millennials utilizzano in misura maggiore i canali medici (59% contro 47%), al contrario gli I-generation consultano, in misura maggiore, i social network (42% contro 32%). Tra le malattie più temute, i tumori la fanno da padrone (73%), seguiti con un significativo distacco dalle malattie neurodegenerative (36%) e i disturbi psichici (35%).

La minore preoccupazione per le patologie sessualmente trasmissibili coinvolge sia le donne sia gli uomini, ma in misura diversa. Infatti, gli uomini le temono maggiormente (27%) rispetto alle donne (20%). Questo si riflette, per esempio, nel maggior ricorso a visite infettivologiche di controllo da parte loro (19% rispetto al 10% delle donne).

I NUMERI

60%

la quota di chi si informa tramite app

54%

chi si informa su internet

15%

chi usa dispositivi indossabili (smart watch)

Donne più interessate al parere del medico

Donne e uomini percepiscono il loro stato di salute in modo diverso. Tendenzialmente il sesso maschile tende a sentirsi più in forma ed è mediamente meno preoccupato. «Succede principalmente perché per le donne è più frequente avvertire una sensazione di minore benessere, che influisce sulla percezione del proprio stato di salute generale», spiega Rossella Nappi, docente di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia, Irccs Policlinico San Matteo.

«Dolori mestruali, mal di testa, senso di gonfiore, alterazioni dell’umore rendono le donne più attive nel cercare l’aiuto del medico e, nel contempo, meno portate, per esempio, a svolgere attività fisica che peraltro, se seguita regolarmente e con carichi di lavoro adeguati, è un toccasana per il benessere di ciascuno, uomo o donna che sia», prosegue. Oltre ad avere un ruolo importante sulla salute, l’attività fisica influisce anche sulla percezione stessa del benessere.

Questa risulta, infatti, maggiore in chi svolge attività fisica regolare durante la settimana, due persone su cinque: il 55% degli under 35 che svolge attività fisica più di due volte a settimana si dichiara soddisfatta del proprio stato di salute rispetto al 47% di chi la svolge meno regolarmente, una volta o meno a settimana, fino ad arrivare al 43% di chi non svolge alcuna attività fisica.


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