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20. 04. 2024 06:51

La virologa del Sacco Gismondo: «Non serve chiudere le discoteche»

La virologa Gismondo attacca l'ordinanza del ministro Speranza: le dichiarazioni

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Maria Rita Gismondo, virologa dell’ospedale Sacco di Milano, ha rilasciato un’intervista al Fatto in cui attacca l’ultima ordinanza del ministro Speranza, ovvero quella che ha determinato la chiusura delle discoteche e l’obbligo della mascherina nelle zone della movida dalle 18.00 alle 6.00.

Le dichiarazioni. «Per senso civico, durante l’emergenza Covid-19, ho sempre evitato di esprimere pareri che potessero indurre a comportamenti fuori dai provvedimenti governativi – afferma la virologa del Sacco -. Molte misure, a volte poco comprensibili ai cittadini, hanno avuto una loro logica strategica, ma l’ultima ordinanza del ministro della Salute ne comprende alcune veramente inspiegabili anche a un tecnico. Mi chiedo se chi ha consigliato al ministro Speranza di introdurre questa misura abbia preso in considerazione una serie di fattori non trascurabili».

Secondo il parere della Gismondo un provvedimento così drastico nei confronti dei giovani potrebbe causare atti di ribellione che spingerebbero quest’ultimi ad andare fuori dalle regole attraverso nuove modalità. «Invito a focalizzare l’attenzione sullo scopo preventivo-sanitario del provvedimento – precisa Gismondo -. Credo che, se non si procede con la responsabilizzazione e l’educazione, soprattutto per i giovani, si fallisca inesorabilmente. Fatta la legge, trovato l’inganno. Un provvedimento così drastico, che li colpisce direttamente, rischia di stimolare una reazione di sfida. I ragazzi continuano a riunirsi privatamente, creando assembramenti molto più importanti di quelli nelle discoteche, dove, peraltro, c’è un certo controllo. Vogliamo poi parlare dell’obbligo di indossare le mascherine dalle 18 alle 6? Mi sono sforzata a trovarne una giustificazione: mission impossible. Abbiamo un virus da spiaggia, uno da ristorazione, uno da volo aereo, adesso anche uno notturno? Il provvedimento non solo è assurdo, ma è anche fuorviante. Dalle 6 del mattino alle 18 possiamo stare tranquillamente in assembramenti senza mascherina?».

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