Enrico Nigiotti con “Baciami adesso“: «Poi ci rivediamo al Dal Verme»

Baciami adesso segna il ritorno all’Ariston stasera di Enrico Nigiotti: «Il mio Sanremo? Quello che si è portato via Tenco: grazie a lui ho iniziato a scrivere»

Enrico Nigiotti con Baciamo adesso: Poi ci rivediamo al Dal Verme
Enrico Nigiotti con Baciamo adesso: Poi ci rivediamo al Dal Verme

Dopo aver partecipato con il brano Nonno Hollywood (certificato oro e vincitore del Premio Lunezia per il miglior testo), Enrico Nigiotti torna in gara con Baciami adesso, il singolo estratto da Nigio, nuovo album di inediti in uscita il 14 febbraio.

 

Torni all’Ariston a distanza di un anno. L’emozione è diversa?
«La carica è la stessa. Sono felice di portare un brano diverso rispetto a Nonno Hollywood, canzone riflessiva e nostalgica in cui ho mostrato la mia anima più cantautoriale».

Sei soddisfatto di quest’anno appena passato?
«Vivo ancora dell’onda positiva di un 2019 fantastico. Torno a Sanremo per consolidare non solo quello che avevo già dimostrato lo scorso anno, ma anche la mia fetta di pubblico, che mi ha accolto con un entusiasmo incredibile».

Forse inaspettato?
«Ho avuto una risposta forte anche nell’ultima tournée teatrale. Molte persone hanno iniziato a seguirmi proprio dopo Sanremo ed è per loro che sono tornato».

Con Baciami adesso ci sarà un nuovo Enrico?
«Mi piace pensarlo perché ritorno indietro ai tempi di L’amore è. Mi sento di aver chiuso un cerchio lo scorso anno e sono pronto ad aprirne uno nuovo, proprio con una canzone d’amore, come feci ad X Factor tre anni fa».

Come l’hai scelta?
«Era la più indicata del mio nuovo album in uscita a breve. Vorrei far conoscere un nuovo lato della mia scrittura, non solo quello riflessivo, ma anche quella più dolce e romantico. Ho anche un assolo di chitarra elettrica, come potevo resistere?».

Nigio perché?
«Ho pensato proprio al mio soprannome per raccontare un ritratto intimo e personale della mia realtà. Anche con L’ora dei tramonti – l’unico featuring dell’album insieme a Giorgio Panariello, ndr – racconto il dolore di un uomo seduto al bancone di un bar. È stato un onore avere dei versi recitati da lui».

Domani canterai insieme a Simone Cristicchi Ti regalerò una rosa, il brano trionfatore del 2007.
«L’ho scelta solo per il semplice fatto che avrei tanto voluto scriverla io. L’idea di portarla con Simone mi sembrava giusta per poterla riapprezzare non solo con l’interprete ma anche con l’autore stesso del brano, per condividere insieme un autentico capolavoro».

Qual è il Festival del tuo cuore?
«Quello del 1967, l’anno della morte di Luigi Tenco, colui che mi ha fatto capire di voler dedicare la mia vita alla composizione. Prima di scoprirlo non ascoltavo musica italiana, pensavo solo ai brani americani da simulare alla chitarra. Con lui ho scoperto di voler scrivere».

Come lo hai capito?
«Ho compreso la potenza delle parole e della musica. Era un cantautore semplice ma diretto».

Torni a suonare a Milano il prossimo 5 maggio al Teatro Dal Verme. C’è un altro luogo in cui ti piacerebbe suonare un giorno?
«Non penso mai in grande, non fa parte della mia natura. Mi accontenterei di riempire il Dal Verme per ora, poi un giorno chissà».

Ti è mai capitato di scrivere una canzone a Milano?
«È successo con Corso Garibaldi, uno degli inediti del nuovo album. Ero al civico 95 e dovevo riempire un paio di ore libere tra un appuntamento e l’altro prima di ritornare nella mia Livorno. Da ragazzo di paese e non di città, mi sono trovato a passeggiare lungo questo corso infinito pensando al clima freddo e al cielo quasi assente di Milano: mi accompagnano ogni volta che la visito con quel pizzico di malinconia».

In gara con
Baciami adesso

Cover
Ti regalerò una rosa con Simone Cristicchi

A Milano
il 5 maggio al Dal Verme
da 28,50 euro su ticketone.it

Enrico Nigiotti con Baciamo adesso: Poi ci rivediamo al Dal Verme
Enrico Nigiotti con Baciamo adesso: Poi ci rivediamo al Dal Verme