Giorgio Gaber: dici Milano a Sanremo, pensi a lui

Giorgio Gaber: dici Milano a Sanremo, pensi a lui. Le quattro volte epiche del signor G

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Giorgio Gaber

Dalla fine degli anni Cinquanta Giorgio Gaber, nato a Milano il 25 gennaio del 1939 da una famiglia di medio-piccola borghesia, si dedica alternativamente al rock all’italiana – formando con Enzo Jannacci il celebre duo tutto milanese “I due Corsari” – e alla canzone d’autore, con motivi come La ballata del Cerutti Gino («Il suo nome era Cerutti Gino, ma lo chiamavan Drago. Gli amici al bar del Giambellino dicevan che era un mago»).

 

Al Festival di Sanremo debutta nel 1961 interpretando la surreale Benzina e cerini, insieme a Maria Monti. Passa poi ad un repertorio più commerciale e ai primi esperimenti di riletture poetiche, tornando al Festival in ben tre occasioni, nel 1964 con la delicata Così felice, nel 1966 con la scanzonata Mai, mai, mai Valentina e nel 1967 con E allora dai, brano che ironizza bonariamente sulle prime “canzoni di protesta”.

Dal 1970, con la collaborazione di Claudio Simonetta prima e di Sandro Luporini poi, inventa il genere del teatro-canzone all’italiana con lo spettacolo – divenuto anche il soprannome affidatogli dagli estimatori – Il signor G, in cui alterna monologhi a motivi cantati.

Viene a mancare il 1º gennaio del 2003, poco prima di compiere 64 anni, nella sua casa di campagna lucchese. Oggi riposa nella Cripta del Cimitero Monumentale.

Giorgio Gaber: dici Milano a Sanremo, pensi a lui
Giorgio Gaber: dici Milano a Sanremo, pensi a lui