Sei immobili di proprietà del Comune di Milano saranno destinati ad ospitare scuole e attività educative. Questi spazi, dislocati in vari quartieri della città, saranno assegnati tramite bando pubblico a soggetti no profit, in base alle linee di indirizzo approvate dalla Giunta di Palazzo Marino su proposta dell’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte, insieme alla vicesindaco e assessora all’Istruzione, Anna Scavuzzo, e all’assessora allo Sviluppo economico e Politiche del Lavoro, Alessia Cappello.
Bando per scuole
Gli edifici coinvolti, situati in via Ciriè a Niguarda, via Clericetti a Città Studi, via Pestalozzi e via Tosi in zona Ludovico il Moro, via Pini a Lambrate e via Stratico a San Siro, coprono superfici che vanno dai 500 ai 2.700 metri quadri. Saranno concessi per 18 anni, tramite una procedura ad evidenza pubblica, a enti senza scopo di lucro, organizzazioni di volontariato, associazioni, cooperative e imprese sociali, con un canone a base d’asta inferiore a un terzo di quello di mercato.
Bando per scuole, le dichiarazioni
«Questi spazi, già sede di attività formative e scolastiche, vedono confermata la loro vocazione educativa e funzione sociale attraverso la nostra delibera – spiega Conte – confermando che il patrimonio immobiliare del Comune di Milano è un asset fondamentale per la città. Grazie al Terzo settore e alle nuove regole approvate circa un anno fa, possiamo offrire agevolazioni sull’assegnazione degli immobili per fini sociali, culturali, sportivi, educativi e formativi, soprattutto nelle aree periferiche».
Bando per scuole, gli immobili
L’immobile di via Ciriè sarà destinato a corsi professionalizzanti di arti manuali, quello di via Pestalozzi 23 a servizi educativi per l’infanzia e scuole per l’infanzia, mentre gli altri quattro ospiteranno scuole del primo ciclo dell’obbligo, compresa la secondaria di secondo grado, con possibilità di accogliere anche servizi educativi per l’infanzia e scuole per l’infanzia. I soggetti no profit interessati a partecipare alla selezione dovranno presentare una proposta progettuale con un piano di attività rivolte alla cittadinanza e di sostenibilità economica
