L’università Bicocca nel metaverso, più precisamente nel Mibtec, un progetto costato 13 milioni di euro. E ora, dopo due anni e mezzo di lavoro, ecco che prendono vista le due stanze interattive collegate con fibra ottica. Uno spazio virtuale condiviso, voluto dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia.
Università Bicocca nel metaverso, il progetto Mibtec
Questi due nuovi laboratori, stante quanto riferito dalla rettrice dell’università Biccocca, Giovanna Iannantuoni, sono stati creati «per studiare l’interazione tra la mente umana e le nuove tecnologie di realtà virtuale e mobile. Per migliorare la vita delle persone». La Iannantuoni ha guidato gli spettatori in una visita virtuale al Mibtec, il Centro tecnologico mente e corpo, laboratorio fra i più grandi al mondo. Nel dettaglio: è presente una stanza, denominata Virtualizer, dove è possibile vivere la realtà immersiva senza limiti di spazio e di gravità. In un’altra stanza un dispositivo permette di toccare oggetti che sono sul monitor.
Le novità del metaverso
Alberto Gallace, direttore del MibTec: «È una grande opportunità per studiare l’interazione con la realtà esterna e con altri individui. Ambiente, sensazioni e movimenti sono controllabili e misurabili. E si possono affrontare problemi reali, per esempio l’ansia di parlare in publico – spiega – possiamo simulare una presentazione davanti a una platea e valutiamo che cosa succede se il pubblico scuote la testa, oppure applaude. È possibile ricreare anche un colloquio di lavoro o un esame davanti a una commissione».
L’investimento da 13 milioni di euro
Un progetto da tredici milioni di euro, per metà finanziato dal Ministero dell’università. Programma avviato nel 2018, della durata di cinque anni. «Sviluppato in un dipartimento con competenze psicologiche fortemente multidisciplinari — aggiunge Maravita —. Con un centinaio di studiosi coinvolti fra ricercatori, dottorandi e tecnici».