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23. 04. 2024 16:18

Milano ha perso il ceto medio: ricchi, poveri e tanta indifferenza

Il modello Milano guarda ai milanesi come cittadini o solo come spettatori paganti?

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La città di Milano ha perso il ceto medio e, in un 2023 segnato già da diversi episodi particolari, riflette. Riflette su un futuro fatto di gente ricca e gente povera, di gente che già era ricca e tale è rimasta e di gente che prima faceva parte del ceto medio e ora si ritrova povera, senza la possibilità di poter acquistare una casa, costosissima, con una vita da pendolare che rende poco.

Milano ha perso il ceto medio, siamo tutti ricchi o poveri 

Il caro-casa ci avrà messo del suo, senz’altro, ma a Milano non costa soltanto l’abitazione. I prezzi di tanti generi primari sono aumentati: gli alimentari, i mezzi pubblici, le vetture per spostarsi e il conseguente combustibile. Senza considerare i possibili «vizi» delle persone: dalle sigarette alle cene fuori, di costi si parla e di cifre spropositate. In una recente intervista la docente del Politecnico, Elena Granata, ha parlato anche di «precise scelte urbanistiche» che hanno innescato il fenomeno del caro casa. Sarà, ma ad oggi la sintesi appare chiara: Milano ha perso il ceto medio e, con esso, la voglia di emergere, di confrontarsi. Quella di divenire un «self made man», l’uomo che si è fatto da solo, ricalcando i fati di decenni d’oro come quelli del boom economico prima e degli anni Ottanta poi. Senza considerare l’aumento degli affitti, sia ben chiaro: non mancano le voci di chi ha dovuto lasciare Milano. 

Milano ha perso il ceto medio, ricchi, foto Unsplash
Milano ha perso il ceto medio, ricchi, foto Unsplash

Milano ha perso il ceto medio, ora diventi la città dell’anima

Nell’ultimo numero de Il Segno, la rivista della Chiesa di Milano, l’arcivescovo Mario Delpini racconta il suo sogno, che Milano diventi «una città dell’anima, delle piazze e del buon vicinato».  Mentre Martino Liva, tra i redattori del Rapporto sulla città 2022 della Fondazione Ambrosianeum, pone una domanda provocatoria: il modello Milano guarda ai milanesi come cittadini o solo come spettatori paganti? E questa è la domanda che ci poniamo anche noi.

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