Il manifesto contro la pillola abortiva comparso per le strade di Milano aveva fatto inferocire le diverse associazioni per i diritti delle donne. A promuoverlo era stata l’associazione Pro Vita e Famiglia, la quale aveva paragonato sui suoi cartelloni la Ru486 ad un veleno. Nella giornata di ieri la “campagna di sensibilizzazione” è stata finalmente rimossa dalle strade di Milano.
Rimosso. Subito dopo l’affissione si era sollevato un coro di polemiche unanime da parte delle associazioni per i diritti delle donne.
«Non bastavano i negazionisti del Covid – avevano scritto le attiviste di “Non una di meno“-, ci mancavano pure quelli della pillola RU486 e del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. È grave che sia stata permessa l’affissione di una campagna di disinformazione medico-scientifica e di attacco ai diritti delle donne così plateale. Chiediamo che venga rimossa immediatamente, la città e lo spazio pubblico non sono la bacheca privata degli “uomini che odiano le donne”, dei cattofondamentalisti negazionisti che non sopportano il semplice principio per cui chiunque decide del proprio corpo e della propria vita».
La protesta era arrivata fino alle stanze di Palazzo Marino dove la consigliera e presidente della commissione per le pari opportunità, Diana De Marchi, aveva scritto a tutti i referenti per la rimozione del manifesti.
Ieri mattina infine la novità, data via Facebook dalla stessa De Marchi: «Rimosso». «Questa città ti consiglia di smetterla, i tuoi manifesti vengono sempre rimossi», è stato l’invito rivolto dalla consigliera all’associazione Pro Vita.