Emergono nuovi dettagli sullo scandalo Atm relativo alle tangenti per le forniture della metropolitana. Secondo gli inquirenti Paolo Bellini, il dominus del sistema corrotto, costava ad Atm uno stipendio di 11.000 euro al mese.
Busta paga. Paolo Bellini era il responsabile dell’Unità amministrativa tecnica complessa sugli impianti di Segnalamento e Automazione delle linee metropolitane 1, 2, 3 e 5. Per il suo incarico di alta responsabilità ed avendo una carriera di lungo corso – oltre 25 anni – l’ex dirigente accusato di turbativa d’asta e associazione a delinquere, percepiva uno stipendio di fascia alta.
Entrando nello specifico l’ammontare riportato in busta paga era di 11.768,95 euro, mentre lo stipendio netto si attestava a 7.017,89 euro. Tanti soldi, i quali comunque non sono serviti da deterrenti per evitare di truccare gli appalti dell’azienda di trasporti milanese.