Da Minneapolis a Milano, il dibattito sulla legittimità di mantenere monumenti legati in qualche modo alla cultura razzista sta allargando i suoi orizzonti. Dopo la disputa sulla statua di Indro Montanelli e il suo imbrattamento rivendicato dagli studenti del LuMe, c’è chi ha spostato il punto di vista chiedendo di intitolare più monumenti alle donne.
La petizione. Terres des Hommes ha ribaltato il baricentro del dibattito lanciando una petizione per chiedere al sindaco Giuseppe Sala di dedicare una statua alle bambine vittime di abusi e violenze.
«Sarà il segno tangibile e duraturo dell’impegno della nostra comunità a invertire la rotta e andare verso una società più paritaria e più giusta, dove ogni bambina possa crescere al riparo dalla violenza ed esprimere appieno le proprie potenzialità», ha dichiarato Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes Italia.
Milioni di bambine subiscono abusi e discriminazioni in tutto il mondo: «ogni minuto 23 bambine e adolescenti sono costrette a sposare uomini spesso molto più grandi di loro e subirne le violenze», dice la fondazione. «Ogni anno in 3 milioni subiscono l’amputazione di una parte dei genitali in nome di un rituale atavico e violento».
In Italia nel 2018 secondo la Polizia sono state più di 900 le bambine e ragazze vittime di violenza sessuale, numeri sottostimati perché non si considerano i casi non denunciati. Se arriverà il via libera del Comune Terres Des Hommes aprirà una “call for ideas” per immaginare l’opera e una campagna di crowdfunding per realizzarla.