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28. 03. 2024 13:49

Alice Cantore, da Vimodrone al titolo italiano: «Ora non mi fermo più»

Nuova campionessa italiana Youth 66kg di pugilato. Ed è solo l’inizio. Viaggio nel mondo della diciottenne atleta: «In questo sport non ci sono distinzioni di sesso. L’obiettivo, ora, sono gli Europei»

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C’è un’altra donna di ferro sotto la Madonnina, nuovamente forgiata nella Kombat Academy di Vimodrone, che non a caso ha come simbolo una magnifica fenice. Si tratta di Alice Cantore, 18 anni, nuova campionessa italiana Youth 66kg. La finale disputata a Mondovì, in Piemonte, l’ha vista trionfare prima del limite con la campana Anna Ruggiero, dopo averla fatta contare per ben quattro volte sul finire della seconda ripresa.

Una vittoria schiacciante che le ha permesso di conseguire il titolo tricolore non solo alla sua prima partecipazione, ma avendo eletto il pugilato a “suo” sport da soli otto mesi. Periodo durante il quale, sotto la supervisione del suo allenatore Alessandro Balzari, ha disputato match, la maggior parte internazionali, con avversarie di livello che le hanno permesso di crescere nella tecnica e nella tempra. Fino alla vittoria della scorsa settimana.

Alice Cantore nuova campionessa italiana di pugilato Youth 66kg

Alice, perché il pugilato?
«Mi aveva sempre incuriosita. Era un momento in cui mi ero presa una pausa dal basket e stavo cercando uno sport che mi aiutasse a sfogarmi e così lo scelsi convinta che fosse la scelta giusta. E così è stato. Mi sono subito appassionata e ho visto che riusciva a tirar fuori il mio meglio. Praticandolo stavo bene. E così eccomi qui».

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Cosa ti piace di più di questa disciplina?
«Innanzitutto come mi fa sentire e come mi aiuta in generale nella vita. Poi mi piace lo spirito che c’è dietro: la dedizione che ci devi mettere, i sacrifici. Perché, se fatti, vengono ripagati. Mi piace molto che nel pugilato non ci siano distinzioni, nel senso che una ragazza che fa pugilato non viene vista diversamente un ragazzo».

Com’è arrivare a simili risultati in così poco tempo?
«Incredibile, non trovo le parole per esprimere la felicità che provo. Allo stesso tempo penso che questi risultati siamo arrivati grazie alla cura con cui sono seguita dal mio allenatore e dalla mia palestra. È tutto molto emozionante. Sì, bisogna avere pazienza, ma se ci si crede veramente si può arrivare ovunque».

Perché un tuo coetaneo o una tua coetanea dovrebbe scegliere il pugilato?
«Innanzitutto perché è uno sport bellissimo. E poi perché, oltre a far bene, ti aiuta anche nella vita, Aiuta a crescere determinati. È uno sport completo che ti può sostenere in tante situazioni».

Prossimi obiettivi?
«Per ora un torneo in Svezia a febbraio. Poi, vinti i campionati italiani, il sogno nel cassetto sarebbero gli Europei».

Vincerli?
«Vincere, certo. Qui si punta sempre più in alto».

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