8.5 C
Milano
29. 03. 2024 00:16

Live Instagram con Carlo Vanzini: «La Formula1 potremmo raccontarla anche da Milano»

Carlo Vanzini (Sky Sport F1) e il futuro del Mondiale: «Ad oggi è confermata Monza, ma a porte chiuse»

Più letti

La Formula 1 ripartirà, forse, il 5 luglio dall’Austria. Con un calendario ovviamente rivoluzionato e rigide prescrizioni a causa dell’emergenza Covid-19. E Monza? E’ confermata, al momento, ma sarà a porte chiuse. «Siamo positivi e ci aspettiamo qualche miglioramento», ha spiegato Carlo Vanzini, la voce della F1 di Sky Sport, in una LiveStory con Mi-Tomorrow su Instagram.

 

Carlo Vanzini: «Formula 1, a Monza si correrà»

Da dove si ripartirà?
«Dalla doppia in Austria, il 5 e il 12 luglio. Potranno andare solo le persone necessarie, quindi un totale di 80 per squadra. Sono tante persone, non sarà facile. Se dovesse esserci un caso positivo, ci saranno ovviamente nuove misure da adottare».

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Cosa potrebbe cambiare da qui a luglio?
«Se la situazione migliora, tanto meglio. Si correrà anche ad agosto con qualche gara europea. Tra queste, dovrebbe esserci anche Monza senza la presenza del pubblico. Siamo positivi e ci aspettiamo qualche miglioramento. Al momento, Monza rientra nei piani. Dipende anche dalle direttive dei Governi dei singoli paesi».

Quando si finirà?
«Si andrò avanti fino a metà dicembre, alcuni dicono che si potrà andare anche oltre. C’è stato un Gran Premio del Sud Africa che si è disputato in quei mesi, qualche anno fa».

Come ti immagini una Formula 1 senza pubblico?
«È uno sport televisivo, se vai in pista senti il rumore e hai una percezione totale. È uno degli sport più televisivi che ci siano, che si segue meglio da casa. In alcuni Gran Premi non ti accorgi della presenza del pubblico, mancheranno le persone per la premiazione finale. Meglio qualcosina che niente, attendiamo le istruzioni».

E’ uno sport tra i più “fattibili”?
«Così come il Motomondiale, ha un vantaggio: il campionato non è ancora iniziato quindi non c’è l’esigenza di riprendere. Possono ragionare con relativa calma, con la possibilità di posticipare. C’è meno pressione rispetto al mondo del calcio ad esempio, ci sono tante persone da spostare. È difficile pensare che non ci sarà neanche un caso».

Come sarete organizzati?
«Chi parte per la Formula 1 farà questo esame clinico, poi non torni più a casa. Si gira con tutto il gruppo, da lì ogni tre giorni ci saranno delle verifiche di controllo, oltre a quelle quotidiane per la temperatura. Quindi diventa più semplice la questione dello spostamento».

Cosa cambierà?
«Sicuramente cambierà tanto, attendiamo il vaccino con le attenzioni del caso».

Il calcio invece sembra voler ripartire a tutti i costi…
«Il calcio è utile socialmente, serve anche per dare l’idea di normalità. Se non si fosse fermato il calcio, sarebbe stato difficile comunicare alle persone di stare a casa. Si ferma il calcio, si ferma il Paese. Con la giusta sicurezza, si potrà partire. Mi aspetto una mentalità diversa».

Come ripartiremo?
«Più consapevoli, ora ci manca la libertà: non è mai successo. Vivremo senza fare polemica, con più serenità. Abbiamo solo la voglia di rivedere il calcio, perché torneremo ad apprezzare le piccole cose».

Un passo in avanti anche per Milano.
«Abbiamo una marea di campioni nella nostra città, mi aspetto un occhio di riguardo anche per i piccoli sportivi, delle discipline minori».

Come ti senti ad entrare nella “bolla” della Formula 1?
«Devono darci ancora specifiche, se il gioco è questo bisogna accettarlo. Sono stato tanto in casa, consapevole dell’importanza della ripartenza. È un grande sacrificio, ci mancano solo i dettagli. Non è chiaro se verremo divisi per settori, attendiamo delucidazioni».

Quale potrebbe essere la soluzione?
«Se fossi Formula 1 lascerei a casa la stampa, lo dico contro il mio interesse. Porterei solo le persone necessarie allo spettacolo, il nostro lavoro lo possiamo fare da casa. Si può anche raccontare dai nostri divani, ma chiaramente attendiamo disposizioni. Ci sono certi lavori che si fanno solo in pista».

Nel futuro della Ferrari ci sarà più Leclerc, Vettel o Hamilton?
«Nel presente e nel futuro c’è e ci sarà Leclerc. La situazione attuale ha portato a congelare di un anno tutti i rinnovi dei contratti: Hamilton avrebbe potuto valutare anche la possibilità di cambiare, ma con pretese più basse. Vettel ha fatto delle bellissime gare, ma ha fatto anche errori troppo evidenti».

In breve

FantaMunicipio #25: perché uniti, tra centro e periferia, è sempre meglio

Questa settimana parliamo di connessioni tra centro e periferia, di due passerelle ciclo-pedonali che, a regime, collegheranno al meglio...
A2A
A2A