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20. 04. 2024 11:02

Cugini di Campania: Conte sfida l’ex rossonero Gattuso

L'Inter affronta il Napoli dell'ex rossonero Gattuso in uno scontro che è già spareggio d’alta classifica

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Una peculiarità degli incroci al Meazza tra Inter e Napoli è che la rappresentanza dei tifosi ospiti è cospicua, mischiata fra le tribune ai sostenitori nerazzurri. La miscela di urla, per giubilo o disperazione, sarà fortemente ridotta.

Gli spalti sono vuoti da mesi a causa del coronavirus, fatta eccezione per i dirigenti e i tesserati che hanno accesso all’impianto. Inservienti compresi, non saranno che poche centinaia i presenti di domani sera alle 20.45, quando il direttore di gara darà il via a un incrocio di alta classifica.

L’Inter cercherà di dar seguito agli ultimi successi in campo nazionale contro un avversario che lotta per obiettivi simili e che quest’anno si è diviso tra prestazioni oltre l’ordinario (il 4-1 sull’Atalanta) e qualche caduta di troppo (già tre le sconfitte in casa in stagione).

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Avversari. I partenopei non avranno Osimhen, fermato da un infortunio. Giocherà Petagna, autore del gol decisivo contro la Sampdoria nell’ultimo fine settimana. Un ex rossonero, a cui anche l’Inter si è interessata prima che il Napoli concludesse l’acquisto. L’altro protagonista dal passato milanista, a tinte molto più accese, è Gennaro Gattuso. La sfida nella sfida con il collega Antonio Conte vedrà di fronte due personaggi dal carattere acceso, due motivatori poco inclini ad accettare la sconfitta. Da calciatori hanno riempito la bacheca di trofei.

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso

Invertire il trend. Per il tecnico nerazzurro è una nuova chance in cui provare a invertire il trend che vede troppo spesso l’Inter soccombere nelle sfide con l’asticella in alto. La vittoria di Cagliari, in rimonta, ha comunque mostrato una squadra ancora alle prese con le scorie dell’eliminazione dalle coppe europee.

Restano due le competizioni in cui farsi valere, la Coppa Italia (da cui i nerazzurri sono stati eliminati lo scorso anno proprio per mano dei campani in semifinale) e soprattutto il campionato, obiettivo primario su cui concentrare gli sforzi. Le dichiarazioni dei dirigenti sono pacate, lontane da tentativi di mettere pressione a Conte in ottica scudetto. L’ambiente, che non potendo esprimersi allo stadio dà uno specchio del suo umore attraverso i social, è meno incline ad accettare ulteriori passi falsi.

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