Fip Star, le stelle del padel a Milano: «Siamo una vetrina importante»

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La città dei grandi eventi sportivi è pronta ad accogliere un’importante tappa nel circuito Fip star del padel. Una disciplina che sta conoscendo una crescita verticale in Italia e particolarmente tra i milanesi, dopo essere stata per anni molto diffusa a Roma e dintorni.

 

A certificare il passo in avanti di questo sport in città, da domani al 6 ottobre il City Padel Milano di via Anna Maria Ortese ospiterà il prestigioso torneo. Presente al fianco degli atleti italiani in tabellone il commissario tecnico azzurro Gustavo Spector, argentino di origini ma da diversi anni a Milano.

Perché è importante avere qui da noi un evento di questo livello?
«Perché finora non è mai successo. L’unico che si è fatto in Italia è stato al Foro Italico a Roma. Per chi mastica qualcosa di tennis, possiamo dire che è una manifestazione paragonabile a un Masters 1000. Ci saranno atleti provenienti da ogni parte del mondo: francesi, tedeschi, argentini, spagnoli».

Come si presenterà la squadra italiana?
«Avremo gran parte degli atleti nel giro della Nazionale, da Michele Bruno a Daniele Cattaneo fino a Simone Cremona o Marcello Capitani. Nel femminile schiereremo le tre migliori coppie italiane. La cosa più importante è che i nostri atleti comincino a confrontarsi con gente con cui non sono abituati a giocare, dobbiamo capire dove siamo rispetto al resto del mondo e su cosa bisogna lavorare per raggiungere la vetta. Finché non ti confronti con certi giocatori fatichi a capire qual è il divario. Finora qui in Italia si è giocato molto tra connazionali».

Quanto vi aiuta, come City Padel Milano, poter ospitare un evento del genere?
«La nostra apertura un anno fa ha dato una botta di vita al movimento, siamo diventati una vetrina importante. In questo ultimo anno sono stati aperti altri quattro centri e nel 2020 ne hanno preventivati altri ancora. A Milano spesso bisogna coprire i campi, per questioni atmosferiche. Ci sono spese maggiori, ma si sta vedendo una grande crescita».

È vero che molti ex atleti professionisti si dedicano al padel per restare in forma?
«Principalmente i calciatori, perché è divertente e loro sono portati, riuscendo a muoversi bene con gli spostamenti. Sapere che lo praticano nomi conosciuti come Mancini, Totti e Cambiasso, attira sicuramente l’attenzione. Hugo Sconochini, ad esempio, è un mio carissimo amico e ha lavorato con me per cinque anni. Ora è diventato un bravissimo insegnante. Ultimamente fa meno agonismo dovendo lavorare come opinionista».

Perché in tanti scelgono il padel?
«Perché è uno sport facile, chiunque può giocarci. Il fatto che sia cresciuta l’attività di base aiuta anche me che devo scegliere e spero nei prossimi anni di avere un bacino sempre più ampio. Le donne, soprattutto, stanno crescendo tantissimo come numero di praticanti. Io faccio il ct della Nazionale e sono il responsabile della formazione del padel per la Federazione in tutta Italia. Tengo i corsi per diventare maestro e girando posso vedere quanto il fenomeno ha preso piede, oltre a monitorare i talenti emergenti».

Un tabellone per due
Il torneo ospitato da domani e per quattro giorni al City Padel Milano fa parte del tour Fip Star, una categoria nata dall’accordo tra la Federazione Internazionale e il World Padel Tour per rendere unico il ranking mondiale, segmentato in più organi a livello internazionale. In gara nel tabellone principale ci saranno 32 coppie, 4 delle quali arriveranno dalle qualificazioni, sia per quanto riguarda il torneo maschile che per il femminile. L’evento assegnerà punti per la classifica WPT e per quella nazionale. Il montepremi varrà 10.200 euro, 6.000 per il doppio maschile e 4.200 per il femminile.


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