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19. 04. 2024 04:04

Guido Soldi: «Io, papà del softball a Bollate»

Storia di Guido Soldi e di quell’idea che lo portò fino a New York

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È uomo genuino, Guido Soldi. Come genuini sono i valori dello sport che trasmette da più di 60 anni. Lui, che nel lontano 1959 fondò il Bollate Baseball: «Poi, dieci anni dopo, arrivò la sezione softball. Ma perché c’erano delle ragazze che ci venivano a vedere e volevano giocare».

Avete fatto diventare il Bollate Softball un’istituzione del territorio e non solo…
«Vero, ma non basta fare: bisogna fare bene. Aprire molto alle persone, coinvolgerle, far capire che l’ambiente è sano».

Il momento più bello che ricorda?
«La soddisfazione più grande è camminare per Bollate e vedere giocatrici di 30 anni fa che mi salutano con una gioia positiva».

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E il più curioso?
«Circa 30 anni andammo in America e fui ricevuto dal sindaco Giuliani a New York. Una chiacchierata nel suo studio e, alla fine, volle un cappellino del Bollate perché lui fa la collezione».

Come si fa ad essere sempre vincenti?
«Io alle bambine non dico di vincere, ma di avere la mentalità giusta. E cerco di far capire loro che bisogna impegnarsi sempre quando si è sul campo. Per fortuna abbiamo allenatori con questa mentalità».

Obiettivi per la stagione?
«Il Bollate gioca sempre per vincere tutto, dal campionato Under 13 alla Coppa dei Campioni. Poi se non si arriva all’obiettivo finale pazienza, ma noi diamo l’opportunità ad allenatori e ragazze di essere competitivi in tutte le categorie».

Cosa farà Guido Soldi da grande?
«Ogni giorno ringrazio il Signore che sono ancora qui, a 79 anni. Sicuramente andrò avanti come ho sempre fatto, cercando di coinvolgere tante persone. E questo mi basta».

In breve

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