È stata quasi tutta notificata la prima tranche di Daspo – i provvedimenti interdittivi alle manifestazioni sportive – emessi dal questore Bruno Megale in relazione all’inchiesta milanese che vede coinvolte le organizzazioni ultras di Inter e Milan. Si tratta di 24 Daspo tra i 3 e i 10 anni, a cui dovrebbero seguire decine di altri provvedimenti in tempi relativamente brevi.
Inchiesta ultras Inter e Milan, parla il ministro dello Sport
«Penso che lo stadio non sia una zona franca, un tifoso non può essere un delinquente. Vorrei che lavorassimo tutti insieme per una distinzione netta, se sei un tifoso ci sono delle regole, se sei un delinquente e le violi non sei più un tifoso e non entri allo stadio. La prossima settimana incontrerò il ministro Piantedosi e troveremo nuove soluzioni in termini legislativi». Lo ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, nel primo giorno del Festival nazionale di Economia civile in corso a Firenze, parlando dell’inchiesta sugli ultrà.
«I fatti che sono accaduti se diventano semplicemente cronaca e non lasciano il segno sono un’occasione persa, invece penso che dobbiamo cogliere l’attimo per un cambio di passo – ha proseguito Abodi -. L’immagine del calcio viene toccata da questi fatti solo se non ci sarà una reazione, se ci sarà una reazione sarà una risposta positiva, di un mondo sano, aggredito da fattori che con lo sport e il calcio non c’entrano niente».
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