Una festa che non finisce mai. In un Meazza ancora tutto esaurito, perché se le cose vanno bene è difficile trovare chi non voglia esserci, figurarsi per un pubblico come quello interista che è sempre stato presente anche in anni molto più bui. Dopo la festa immediata post-derby, in campo e per le strade; dopo la parata di otto ore per le vie cittadine con una folla oceanica in Duomo; l’ultimo atto del tripudio nerazzurro per la conquista dello scudetto numero venti sarà domenica pomeriggio alle 18.00 a San Siro, in occasione di Inter-Lazio, evento per il quale sono arrivato oltre 200mila richieste di biglietti.
Inter-Lazio, il momento della premiazione
Fulcro dell’evento sarà non tanto la partita, ininfluente per la squadra di Inzaghi se non per arrivare a 98 punti e superare i 97 del 2006/07 (attuale record all-time del club), quanto per la consegna del trofeo tricolore, che verrà alzato in prima battuta dal capitano Lautaro Martinez e poi da tutti gli altri. Inoltre, per non farsi mancare nulla, è stato organizzato un concerto con tanti volti noti del mondo musicale dalla provata fede interista. La società è riuscita a convincere Luciano Ligabue, atteso con una speciale performance di “Urlando contro il cielo”, storico pezzo del rocker emiliano più volte risuonato allo stadio proprio in occasione delle gare casalinghe dell’Inter (in concomitanza coi gol dei nerazzurri).
Inter-Lazio, tanta musica a San Siro
Ci sarà anche Max Pezzali, così come Tananai, che assieme a Rose Villain e Madame ha pubblicato di recente “Ho fatto un sogno”, uscito pochi giorni dopo l’aritmetica certezza della vittoria in campionato. Non ci sarà invece Andrea Bocelli, impegnato in Brasile e impossibilitato a presenziare. Regolarmente invitate anche alcune vecchie glorie dell’Inter, ad esempio Walter Zenga, bandiera a cavallo degli anni ’80 e ’90 che qualche giorno fa ha espresso il desiderio di cantare “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” con la voce degli 883. Chissà che non venga accontentato…