5.9 C
Milano
25. 04. 2024 06:10

Italia-Germania 4 a 3, i 50 anni della “partita del secolo”

Italia-Germania 4 a 3: sono passati esattamente 50 anni dalla "partita del secolo"

Più letti

Correva l’anno 1970. Ad Azteca in Messico si giocava la semifinale dei Mondiali di calcio: a darsi battaglia sul prato verde l’Italia di Gianni Rivera e la Germania di Franz Beckenbauer. Una partita che resterà impressa in maniera indelebile nel firmamento del calcio italiano, così come il suo rocambolesco risultato: 4 a 3 per gli azzurri.

La partita. Non una delle partite più belle da ricordare nei primi novanta minuti. All’ottavo minuto Boninsegna con un potente tiro dalla distanza insacca il portiere tedesco Sepp Maier. Per i seguenti ottanta minuti l’Italia si limita a difendere il proprio vantaggio, ma al secondo minuto di recupero giunge inaspettata la doccia fredda: il milanista Schnellinger segna il suo primo ed unico gol in nazionale.

Si va ai tempi supplementari sull’1 a 1. E qui scatta qualcosa nella testa dei giocatori: la semifinale da semplice partita si trasforma nella “partita del secolo”. Müller, pareggio di Burgnich, vantaggio di Riva e quindi ancora Müller. Un’altra botta tremenda per gli azzuri. Quello che se la prende più di tutti è Gianni Rivera, proprio lì sulla linea di porta al momento del pareggio tedesco, che tenta di intercettare vanamente la palla prima che si insacchi in rete.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Un’idea folle. Rivera vuole farsi perdonare a tutti i costi per non aver fermato il colpo di testa di Müller. Vuole battere la palla a centrocampo e poi correre dritto verso l’area avversaria. Davanti a lui si para una schiera di maglie bianche senza alcun intenzione di lasciarlo passare. Sono troppe anche per un giocatore fresco di Pallone d’Oro.

Quindi Rivera, tornato in sé, restituisce il pallone a Picchio che smista sulla sinistra a Facchetti, il quale corre sulla fascia e crossa verso il centro. Rivera trova l’ultima riserva di benzina per sgattaiolare via dalla morsa del difensore Schulz, ed arrivare decentrato in area.

Il resto è storia. Il pallone arriva sui piedi di Rivera: incrocia il tiro mentre Sepp Maier si tuffa dal lato opposto. «Che meravigliosa partita, ascoltatori italiani!», è il grido dello storico cronista Rai Martellini. L’Italia è in finale, ma soprattutto ha riscritto per sempre la storia del calcio.

Non ci sarà il lieto fine tanto atteso. Il Brasile di Pelè spegnerà nei successivi novanta minuti l’entusiasmo italico. Ma questa è un’altra storia.

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...