Alla base del progetto Maxibasket Milano, gruppo costituitosi due anni fa da ex giocatori con tanto entusiasmo, c’è la convinzione che si possa e si debba andare oltre l’età. Loro sono stati fortunati, alcuni come Giorgio “Papo” Papetti, sono arrivati anche a giocare in Nazionale. Ed è proprio Papetti, presidente di Museodelbasket.it e coorganizzatore dell’iniziativa, a spiegare a Mi-Tomorrow come nasce questa realtà unica nel suo genere.
Papetti, una serata in pizzeria e nasce il progetto MaxiBasket Milano.
«Sono stato chiamato due anni fa per costruire una Nazionale Over 65. Una proposta che ho voluto condividere con alcuni amici. Come Pino Maccheroni, Alessandro Sarina, Mario Vignati. Tutti con un passato a Milano. Una serata in pizzeria, l’occasione per decidere di buttarci in questa avventura. Perché di avventura si trattava».
Poi?
«L’iniziativa su Facebook ha riscosso parecchio successo. Si sono presentati 30 ex giocatori, ai quali ho spiegato il progetto. Li ho tenuti tutti. Non altrettanto bene è andata con altri ex giocatori da me personalmente contattati. Molti di loro si sono dimostrati dubbiosi. Ma questo non ci ha fermato. Oggi siamo 40 soci».
La solidarietà è la missione di MaxiBasket Milano.
«Esatto. Facciamo tutto questo non solo per il piacere di tornare a giocare a basket. Nel nostro statuto abbiamo previsto di destinare a persone meno fortunate una parte di quanto riusciamo a raccogliere con le nostre iniziative. Sia ex giocatori caduti in disgrazia o in situazioni di grave disagio economico che famiglie e bambini con difficoltà varie. MaxiBasket Milano crede fortemente nella propria “responsabilità sociale” e all’attività di charity per promuovere e supportare direttamente attività benefiche».
Un esempio che vuole raccontare?
«A settembre, nella cornice dell’Istituto Zaccaria di Milano, il MaxiBasket Milano ha affrontato, con una selezione Over 55, un triangolare organizzato in collaborazione con Vidas. In quella occasione, hanno presenziato Pierluigi Marzorati e Carlo Recalcati. Grazie anche al successo della manifestazione, Vidas ha realizzato un centro pediatrico. E Sandro Gamba, decano del nostro basket, l’anno scorso ha consegnato, da parte di MaxiBasket Milano, un “assegnone” alla Casa Pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli. E non ci fermeremo certo qui».