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20. 04. 2024 06:47

Agorà ancora chiuso, la Curva del Milano fa sentire la sua voce: «Basta prese in giro, si deve riaprire»

Bando deserto, la città olimpica lascia ancora al palo il suo unico palazzo del ghiaccio e la Curva protesta contro il Comune

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Anche la Curva del Milano, che continua nel proprio impegno per restituire una squadra di hockey alla città, fa sentire la propria voce sul caso Agorà. Il Palazzo del Ghiaccio resta ancora chiuso, dopo che l’ultimo bando indetto dal Comune si è rivelato un buco nell’acqua. All’ingresso della struttura sono stati issati alcuni striscioni di protesta, con nel mirino il Comune e in particolare il sindaco Sala e l’assessora Riva. «Sala e Riva, basta prese in giro. Il palazzo di deve riaprire e l’hockey a Milano non deve morire», è scritto sul più imponente di questi. E ancora: «Olimpiadi a Milano senza l’Agorà, ma che senso ha?», «Abbiamo bisogno di tornare a casa» e «Sappiamo che si può fare, ridateci il palazzetto, vogliamo pattinare». «La Rai ha effettuato un servizio all’interno del programma Buongiorno Regione per documentare la situazione inerente la riapertura del palazzo del ghiaccio – fanno sapere gli esponenti della CdM su Facebook -. Nel corso del servizio è stata data voce anche ad un nostro rappresentante che ha sintetizzato le problematiche inerenti la riapertura dell’impianto. L’auspicio per tutti è che il Comune riesca a sbloccare l’empasse nell’assegnazione ad una nuova gestione e far ripartire le attività».

Agorà
Striscioni all’Agorà

Scrivevamo il 2 maggio

Non c’è pace per il Palazzo del Ghiaccio Agorà di Milano, che si trova in via dei ciclamini. Anche l’ultimo bando indetto dal Comune non ha avuto buon esito e la struttura, ormai ferma dal 23 gennaio, rimane ancora chiusa. Da Palazzo Marino erano alla ricerca, in tempi strettissimi, di un gestore «ponte» per un anno ma, a quanto pare, le cose non sono andate bene. È pervenuta una proposta, rifiutata dallo stesso Comune: così facendo il palazzetto rimane chiuso ed è ancora in carico al comune, che dovrà continuare nella sua ricerca di un nuovo gestore. Ora non resterà che aspettare per capire se da Palazzo Marino la struttura verrà data pro tempore a qualcuno, in attesa di indire un nuovo bando, o se proseguire su una strada differente. Rumors raccolti dalla nostra redazione raccontano questo: si era fatto avanti l’attuale gestore del palazzetto di Fanano, in provincia di Modena, il quale avrebbe preso in gestione l’Agorà di Milano ben volentieri, ma con un accordo sul lungo periodo, almeno di dieci anni. Il Comune di Milano, invece, sarebbe rimasto fermo sulla sua idea di cederlo solo annualmente: così facendo, l’intesa è saltata.

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Scrivevamo il 5 aprile 2023

L’ultima novità attorno al Palazzo del ghiaccio Agorà di via dei ciclamini a Milano è quella del 10 marzo 2023. In quell’occasione si è infatti riunita la la Commissione Consiliare congiunta Sport, Turismo, Politiche Giovanili e Politiche per il Benessere e Olimpiadi-Paralimpiadi Milano Cortina 2026, presieduta dalla Consigliera Angelica Vasile e dal Consigliere Alessandro Giungi. In quell’occasione l’Assessore allo Sport, Turismo e Politiche giovanili del Comune di Milano, Martina Riva, ha aggiornato i consiglieri della commissione Sport dei Municipi 5 e 6 sulla situazione della struttura in oggetto: «L’Assessora – si legge – ha riferito che le attività della struttura risultano sospese poiché la società concessionaria ha rinunciato alla prosecuzione della gestione in seguito a difficoltà di natura economica ed ha precisato che è stato pubblicato un avviso di manifestazione d’interesse, al quale ha partecipato un solo soggetto e la cui proposta è in via di valutazione; il tutto nelle more (un anno circa) dell’assegnazione trentennale, per la quale è prevista un apposito bando».

Stadio del ghiaccio Agora di Milano
Stadio del ghiaccio Agora di Milano

Scrivevamo il 25 gennaio scorso…

Il paradosso è clamoroso ed è quello che vede una città prepararsi ad ospitare un’Olimpiade invernale ma nel contempo si trova a dover gestire la grana del suo unico palazzo del ghiaccio in città, l’Agorà di via dei ciclamini. Palazzetto ad oggi chiuso, dove manca un gestore ufficiale, dopo il passo indietro dell’Agorà Skating Team, e qualcuno che possa dare risposte a genitori, ragazzi e clienti in generale, che si sentono beffati, soli, abbandonati e che sono costretti ad emigrare in altri palazzetti per proseguire l’attività.

Agorà, un palazzetto senza padrone

La storia è nota: il palazzo del ghiaccio Agorà di via dei ciclamini a Milano, ad oggi, non ha un gestore. E questo perché, in estate, la società Agorà Skating Team, che aveva vinto a suo tempo il bando, aveva annunciato al Comune di Milano di non poter proseguire la sua attività, addicendo problemi di natura economica causa covid prima e rincaro delle materie prime poi. Al 31 dicembre 2022, dunque, la struttura si è ritrovata senza padrone, nonostante l’attività della società sia comunque proseguita fino al 17 gennaio: «La struttura è stata chiusa da un giorno all’altro nel vero senso della parola – ci spiega un genitore di un ragazzo che svolgeva attività sportiva all’Agorà – ho portato mio figlio alla sua lezione il 17 gennaio, salvo poi la mattina dopo ricevere una mail da parte dell’Agorà Skating Team».

Agorà Milano

La lettera dell’Agorà Skating Team che annunciava la chiusura del palazzo del ghiaccio Agorà di via dei ciclamini

In questa mail, a firma della segreteria dell’Agorà Skating Team, si leggeva: «Gentilissimi associati, come forse avete letto da alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente Marilu’ Guarnieri nei mesi precedenti, la gestione dello stadio affidata ad Agorà S.R.L. è scaduta al 31 dicembre 2022. Purtroppo il bando del Comune di Milano, pubblicato nel mese di Novembre,  è andato deserto. Il Presidente Marilù Guarnieri chiede da mesi al Comune di Milano di poter continuare l’attività sportiva sino a quando non subentrerà un nuovo gestore. Nonostante le continue richieste, il Comune di Milano sta tardando nel dare una risposta, rendendo per noi impossibile riallacciare la corrente elettrica. Venerdì scorso i tecnici del Comune di Milano, a seguito di un sopralluogo, si sono finalmente resi conto della grave situazione in cui ci troviamo e ci hanno garantito un immediato sollecito al Comune. Siamo spiacenti di comunicarvi che fino a prossima comunicazione le attività di pattinaggio saranno sospese ma sarà nostra premura garantirvi la possibilità di recuperare le lezioni perse non appena riapriremo».

Genitori spaesati e scarsa comunicazione, i problemi dell’Agorà di Milano

Il 18 gennaio, sulla pagina Facebook dell’Agorà, uno scarno comunicato (CLICCA QUI PER LEGGERLO) annunciava la chiusura delle attività fino a domenica 22 gennaio. Peccato che, dal giorno dopo, non sia accaduto più nulla: «Le poche informazioni che trapelano le abbiamo attraverso l’allenatore, che è caduto dal pero a sua volta e mi è sembrato parecchio in difficoltà. – ci ha detto che c’è una problematica con il Comune, ma senza particolari. Chi non è magari informato o ha letto si trova in una condizione nebulosa, perché la società non ci comunica nulla. E sul futuro non si capisce cosa possa succedere: corsisti, rimborsi, struttura… non sappiamo nulla».

Palazzo del Ghiaccio Agorà di via dei ciclamini a Milano
Palazzo del Ghiaccio Agorà di via dei ciclamini a Milano

Agorà Skating Team, il problema del tesseramento

I corsisti iscritti all’Agorà Skating Team, inoltre, vivono anche un altro problema, quello del tesseramento sportivo: «Siamo vincolati alla società fino al 30 giugno, nonostante non offra la possibilità di prepararsi – l’appunto di un altro genitore – la cosa che fa più male è vedere come la città non si muova. Perdere un punto di riferimento come l’Agorà, non considerarlo… e oltretutto vogliono costruire un’arena nuova a Santa Giulia, ma perché? Abbiamo il palazzetto che potrebbe essere utilizzato per questo scopo».

L’addio a 300 atleti, quale futuro per l’Agorà?

Sul sito stadioghiaccio.it, sito di riferimento del palazzo del ghiaccio Agorà, si parla di 300 atleti coinvolti nelle attività sportive. A questi sarebbero da aggiungere i corsisti e gli agonisti: numeri che fanno capire come, questa situazione, riguardi molte persone: «Ci hanno dato la possibilità di andare al Forum di Assago o al PalaSesto, ma è chiaro che lì la stagione è già cominciata e che, quindi, gli orari a disposizione sono differenti – prosegue il primo genitore, che ha contattato direttamente Mi-Tomorrow per parlare della situazione – oltre alla quota insegnante, che è uguale indipendentemente dalla struttura, dobbiamo versare anche la quota ghiaccio mensile che noi abbiamo già pagato all’Agorà; senza dimenticare che ci sono atleti che hanno anche in ballo delle gare e si sono trovati sballottati all’ultimo momento. Non si può perdere l’unico palazzo del ghiaccio, tra l’altro con pista olimpionica, in una città come Milano, che si reputa alla par delle grandi metropoli europee». Un palazzetto che, fuori, non ha nemmeno nessun cartello che annunci l’accaduto.

QUI TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA LEGATA ALL’AGORA’

  1. AGORA’ DI MILANO, UN SILENZIO CHE FA PAURA
  2. VIA AL NUOVO BANDO, IL COMUNE CERCA UN GESTORE
  3. QUALE FUTURO PER L’AGORA’?

In breve

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