«Mi trema la voce ad essere tornata in Italia e a Milano, sono molto emozionata. Più che al Festival di Sanremo». Paola Egonu si presenta così in un hotel del centro dopo aver firmato per la Vero Volley, colpo estivo della squadra che si è inchinata a Conegliano in gara 5 nell’ultima finale scudetto. Un ritorno in Italia dopo una stagione passata in Turchia e che l’ha vista vincere la sua terza Champions League in carriera appena dieci giorni fa a Torino.
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Paola Egonu torna a Milano: «Un cerchio che si chiude»
«Ho scelto Milano perché è la squadra che mi incuriosiva di più – rivela l’azzurra, fresca campione d’Europa con il VakifBank -, è bello poi tornare a casa visto che la mia carriera è cominciata proprio qui, al Club Italia. È come un cerchio che si chiude. In Turchia è stato un anno interessante, di crescita, mi sento più leggera e matura. Ma Milano mi offre una possibilità incredibile, anche per coltivare le mie altre passioni. La Nazionale? Ci vediamo agli Europei». Ad accoglierla il presidente del Vero Volley, Alessandra Marzari: «È la prima volta che ci incontriamo di persona e le dico solo che faremo bene e staremo bene insieme».
Marzari: «Paola Egonu ha uno straordinario potere»
«Paola, come tutti gli atleti di grande talento, ha un grande potere che, se ben organizzato e indirizzato, va oltre le capacità tecniche e la prestazione – ha aggiunto la numero 1 del club milanese -. Nel caso degli atleti il talento si evidenzia in giovane età e spesso tutto quello che porta con sé deve essere incanalato perché talvolta non hanno acquisito ancora la maturità giusta per gestirlo. Noi siamo qui per questo, per curare il loro percorso».
Milano vuole lo scudetto, basterà Paola Egonu?
Un ingaggio, quella della Egonu, che esprime tutte le ambizioni del progetto Vero Volley. Riportare in Italia la miglior giocatrice del mondo è uno dei passi più importanti per fare di Milano una vera protagonista della pallavolo: in 79 anni di storia dei campionati italiani, infatti, il capoluogo meneghino non si è mai fregiata dello scudetto, né in campo femminile, né in campo maschile. Vedremo se il fattore Egonu potrà finalmente infrangere il tabù.
