Roberta Guaineri e lo sport per l’estate: «Rimbocchiamoci le maniche»

roberta guaineri
roberta guaineri

L’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026, fatto insolito per una città di pianura, la sempre maggiore propensione dei milanesi a praticate uno sport, la crescita di nuove discipline: sta cambiando volto lo sport milanese, ormai pronto a diventare un nuovo settore trainante dell’economia e Roberta Guaineri, titolare del settore nella giunta Sala, è protagonista di questo mutamento tanto studiato quanto repentino.

Guaineri, iniziamo con l’assalto delle piscine di questo periodo: hanno retto?
«Sì, alla piscina Romano abbiamo raddoppiato le presenze, alla Argelati e al Lido abbiamo registrato numeri in linea con la loro storia».

L’offerta delle piscine sta cambiando: è una nuova tendenza?
«Si tratta di venire incontro alle esigenze dei cittadini, come per la Romano dove abbiamo ampliato gli orari sino a sera, o per la Cozzi con l’apertura notturna e l’installazione della luna che ha offerto una bellissima esperienza sensoriale: è un modo per fare capire la bellezza».

Prossimi obiettivi?
«Stiamo lavorando su alcuni impianti per restituirli alla città: la Scarioni e la Saini sono in fase di riqualificazione».

Quali altre offerte proponete per quest’estate?
«C’è il tennis e, per i bambini, il campus di Milanosport».

Tema dolente, le tariffe: aumenteranno?
«No, restano invariate».

Quali sono le prossime competizioni che Milano ospiterà?
«A settembre si svolgerà in Darsena la regata di canottaggio delle studentesse di Oxford e Cambridge, è la prima volta che succede nella nostra città: ci saranno anche le studentesse e vogatrici italiane delle Università di Milano, Pavia, Torino, Pisa, Insubria e le sportive delle università di Pechino e di San Pietroburgo. Sempre a settembre c’è il Gran Fondo del Naviglio, Milano Bike City e Calcio City».

Ci sono diverse associazioni sportive che fanno fatica ad andare avanti: qual è il sostegno del Comune?
«Abbiamo bandi aperti tutto l’anno per i gestori di impianti pubblici per un importo di un milione, un altro milione è per le iniziative sportive estemporanee mentre 1.200.000 euro sono a sostegno delle scuole che praticano attività sportive. Abbiamo anche un’altra forma di sostegno».

Quale?
«Il bando eccellenze, 300.000 euro per chi si è messo in vista: sono fondi messi a disposizione dalle due principali squadre milanesi per premiare le squadre minori che si distinguono».

Un milanese su quattro svolge in modo continuativo uno sport: come risponde il Comune?
«È un fenomeno evidente, basti pensare che gli iscritti alla gare di corsa arrivano a 200mila, un numero che considero molto importante: oltre che nel sostegno alle società, siamo impegnati nella realizzazione di grandi eventi, come le esibizioni dei campioni della Nba in piazza Duomo».

Olimpiadi 2026: com’è la situazione attuale?
«Dal punto di vista degli alberghi e infrastrutture siamo messi bene, bisogna lavorare sulle opere sportive».

Partiamo dal Palasharp.
«Dopo le vacanze ci sarà la manifestazione d’interesse, a inizio 2020 partono i lavori che saranno affidati in projet financing».

E il Palasport di Santa Giulia?
«I lavori saranno più lunghi perché bisogna definire l’assetto urbanistico molto complesso, la fine è prevista nel 2025».

Infine il Villaggio dello Sport.
«Dopo l’estate è previsto il bando delle Ferrovie dello Stato, poi si procede».

I tempi saranno rispettati?
«Me lo auguro, adesso ci prendiamo sei mesi per decidere la governance del Comitato organizzatore».

A proposito di governance, circola il suo nome…
«Io faccio l’assessore, mi sembra prematuro parlare di queste cose».


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