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24. 04. 2024 21:13

San Siro chiama, anche nell’emergenza: nuova videocall in vista tra Comune, Milan e Inter

Il progetto, nelle previsioni, garantirà lavoro a 3.500 persone in tre anni

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San Siro chiama, anche nell'emergenza: nuova videocall in vista
San Siro chiama, anche nell’emergenza: nuova videocall in vista

In videoconferenza, ma ci si vede ancora. La speranza che la pandemia di coronavirus abbandoni la città di Milano nel minor tempo possibile ha spinto Comune, Milan e Inter a non sospendere l’iter di discussione riguardante i progetti per un nuovo San Siro. Di rimandi e rinvii dovuti a questioni sempre diverse, negli anni, ce ne sono stati un’infinità. Dalla mancanza di aree ritenute idonee, al fallimento del progetto Portello, i tentativi sono andati a vuoto mentre altrove (Juventus, Udinese, Atalanta, Roma) si è già arrivati ad avere l’impianto nuovo e di proprietà oppure si è molto più avanti nella strada da percorrere.

 

 

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Ora la volontà comune è quella di non fermarsi, per quanto possibile, soprattutto perché il progetto non è di quelli terminabili a strettissimo giro di posta e quindi si ha la possibilità di ragionare senza per forza dover tenere in considerazione la diffusione del virus.

Sempre lì. Da domani in poi ogni giorno sembra buono per un nuovo incontro. Le parti si sono ripromesse di aggiornarsi in breve tempo. L’ultimo incontro in conference call, presenti gli assessori del Comune interessati alla vicenda (Roberta Guaineri per lo sport, Pierfrancesco Maran per l’urbanistica e Roberto Tasca per il bilancio) e i maggiori rappresentanti di Inter (il Ceo Alessandro Antonello) e Milan (il presidente Paolo Scaroni) insieme ai tecnici delle tre fazioni, ha segnato un passaggio interlocutorio. Dopo aver superato lo scoglio della rifunzionalizzazione di San Siro, sulla quale bisognerà comunque ripassare per capire bene come attuarla, il nodo da risolvere è quello delle cubature.

L’investimento. I club chiedono di avere ampi margini di lavoro, superiori a quelli stabiliti dalle norme vigenti. L’investimento che verrà sostenuto da Suning e dal fondo Liberty girerà attorno al miliardo e duecento milioni di euro e darà un volto nuovo a una parte della città in cui, ad oggi, si erge una sorta di cattedrale nel deserto come è lo stadio Meazza, con un introito importante per i club e un indotto per tanti comparti della città su cui è difficile oggi fare previsioni, ma che dovrebbe essere particolarmente florido grazie alla presenza di negozi, ristoranti, locali studiata appositamente da Milan e Inter per rientrare in tempi più rapidi dallo sforzo economico.

Occupazione. Non solo: in tempi nei quali la futura occupazione di ogni ente locale sarà probabilmente quella di capire come far ripartire l’economia nei più svariati settori, il progetto dei club (sia che vinca Populous, sia che trionfi Manica Cmr) garantisce tre anni di lavoro a 3.500 persone che saranno impegnate nel cantiere. Questo è quel che prevedono i club e sono numeri sui quali il Comune non ha posto obiezioni, segnale ulteriore dell’importanza che la riqualificazione di San Siro ricopre, a maggior ragione dopo un’emergenza alla fine della quale bisognerà raccogliere i cocci.

San Siro, la cronistoria

9 novembre 2018
Inter e Milan firmano un protocollo d’intesa in cui si annuncia la volontà comune di costruire un nuovo stadio. «Un impianto adeguato agli standard attuali – recinta il comunicato congiunto – è fondamentale per permettere ai tifosi di godere di un’esperienza unica e per garantire successi dentro e fuori dal campo».

10 luglio 2019
Le due società presentano al Comune di Milano il masterplan del progetto comune. Un disegno che riguarda la riqualificazione dell’intera area di San Siro nel cuore del quale edificare il nuovo stadio da 60mila posti, a fianco del vecchio, di cui i club auspicano l’abbattimento.

27 settembre 2019
Vengono presentati nella cornice del Politecnico i due progetti finalisti, uno di Populous e l’altro di Manica-Cmr, ultimi scelti dopo che in quattro avevano risposto al bando lanciato dalle società per il nuovo distretto.

8 novembre 2019
La Giunta di Milano delibera la dichiarazione di pubblico interesse rispetto al progetto presentato da parte di Inter e Milan il 10 luglio. Vengono però poste una serie di condizioni tra le quali la richiesta della rifunzionalizzazione dello stadio Meazza, in modo da conservare almeno una parte della Scala del Calcio.

21 gennaio 2020
Seguendo le richieste del Comune, Inter e Milan presentano all’amministrazione una versione rivista dei due progetti finalisti in cui prende corpo l’idea di una sorta di “cittadella dello sport” al fianco di una parte di San Siro conservata.

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