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18. 04. 2024 21:33

Riparte domenica il campionato di Serie B di baseball: ai blocchi di partenza il Milano ‘46

Il Milano ‘46, finalmente di casa al Kennedy. Selmi: «È la base del nostro futuro»

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Domenica ricomincia il campionato di Serie B e al via ci sarà anche il Milano Baseball 1946. Che quest’anno si presenta con qualcosa in più, quel Centro Kennedy di via Olivieri tanto atteso per quasi 25 anni, teatro domenica del derby contro l’Ares. «Pensavo non ce l’avremmo fatta», ammette il presidente del club, Alessandro Selmi.

Riparte domenica il campionato di Serie B di baseball: ai blocchi di partenza il Milano ‘46

Alessandro Selmi Milano Baseball '46
Alessandro Selmi Milano Baseball ’46

Presidente, domenica finalmente si ricomincia.
«Da una parte siamo molto contenti, perché personalmente all’inizio ero scettico che si potesse riprendere. Ad un certo punto, quando le curve non scendevano, mi sono chiesto “Ce la faremo davvero”?».

Che stagione sarà?
«Sicuramente non sarà un anno completamente perso, anche se il calendario è molto corto. Si gioca fino a ottobre con tutte le problematiche del caso: maltempo, illuminazione che al Kennedy ancora non c’è… Il rischio esiste, vediamo cosa succede».

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Però finalmente avete una casa.
«Fa ridere pensare all’accaduto. Abbiamo preso in gestione il Kennedy dopo 25 anni di attesa e da lì ad un mese era nuovamente chiuso per il lockdown (ride, ndr). Al di là di questo la soddisfazione è enorme, in pochi mesi siamo riusciti a mettere apposto cose non fatte per anni. Abbiamo sistemato la sede, la segreteria, il sotto tribuna: un lavoro notevole, la base per il futuro».

E la squadra come si presenta a questo campionato di Serie B?
«È una buona squadra. Abbiamo confermato il gruppo dell’anno scorso, tranne un ragazzo che ha deciso di smettere, integrando con due di Lodi che ci possono dare una mano. Stiamo definendo all’ultimo un accordo con un lanciatore comunitario per completare il monte».

Obiettivo?
«Fare bene, il meglio possibile. E se i ragazzi riusciranno a buttare il cuore oltre l’ostacolo, potremmo ambire a qualcosa d’importante. In questa fase l’entusiasmo di gestire il centro ci porta ad essere anche un po’ folli, ma forse è un elemento a valore. Poi deve restare un briciolo di razionalità per non rovinare tutto».

Una follia candidare il Kennedy per gli Europei dell’anno prossimo?
«Mi hanno già contattato delle società, io ho rilanciato chiedendo di ospitare il Torneo delle Regioni, la massima espressione giovanile nazionale. Per me è un’opportunità da cogliere: se vogliamo terminare bene i lavori sul campo e invogliare la politica a darci una mano, servono iniziative importanti. Gli Europei sono un evento molto più grande, non sono sicuro che sarà pronto il Kennedy. Farei uno step alla volta, questo è il pezzo di razionalità che vive in noi».

Che poi è il collante di questa nuova Milano Baseball.
«Il punto è immaginare cose che possiamo fare e provare a farle velocemente. Però essere anche consapevoli del fatto che non puoi minare le fondamenta, distruggeresti la società. Costruiamole prima, le fondamenta: poi può arrivare anche il grattacielo».

E il sogno nel cassetto di Alessandro Selmi?
«Organizzare a settembre un evento di inaugurazione del Centro Kennedy aperto a tutti. La nostra stagione riparte a porte chiuse, è necessaria una vera inaugurazione con chi ci vuole bene».

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