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19. 04. 2024 15:26

L’Inter ritrovata, il Milan sempre più a pezzi: cosa ci lascia la finale di Supercoppa Italiana

La vittoria di Inzaghi e di un'Inter che ora può volare con il vento in poppa. E il Milan adesso deve guardarsi le spalle

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L’uomo delle (Super)coppe ha colpito ancora: nella notte di Riad, Simone Inzaghi conferma il suo feeling straordinario con il trofeo che ha conquistato per quattro volte da allenatore, due da giocatore e una da tecnico della Primavera. Il 3-0 con cui l’Inter ha seppellito il Milan nella finale di Supercoppa Italiana non è del tutto una sorpresa, alla faccia dei luoghi comuni del tipo “il derby è imprevedibile”, “spesso vincono gli sfavoriti” e altre banalità assortite: è la conseguenza di quanto si era intravisto nelle ultime settimane (o forse mesi).

Supercoppa Italiana, come ne esce l’Inter

La seconda Supercoppa di fila è la settima in assoluto per i nerazzurri, che agganciano proprio i cugini al secondo posto dei plurivincitori. Un’Inter che ha confermato di stare bene e che, inciampo di Monza a parte, ha messo ormai in soffitta gli scivoloni di inizio stagione. In due settimane Inzaghi ha battuto prima il Napoli e poi il Milan con due prestazioni di alto livello e i suoi uomini chiave sembrano di nuovo tirati a lucido: da Skriniar a Calhanoglu, da Barella a Lautaro, passando per un Dzeko che sembra aver perso 10 anni. In più la scelta di accantonare Handanovic e De Vrij per dare spazio a Onana e Acerbi si è confermata azzeccata.

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Inter, cosa aspettarsi dopo la Supercoppa Italiana

L’obiettivo numero 1 è evitare altri blackout come quelli di settembre-ottobre o della scorsa primavera, che di fatto costò ai nerazzurri uno scudetto. Ipotizzare una rimonta su un Napoli così scintillante resta difficile, ma nel gruppone delle inseguitrici l’Inter è sicuramente la squadra più in forma e il calendario gli dà una grande mano nelle prossime settimane. E poi c’è la Champions: senza volare troppo in alto con la fantasia, la sfida negli ottavi contro il Porto – squadra antipatica e spigolosa come poche altre – è alla portata degli uomini di Inzaghi e l’obiettivo quarti di finale è più che concreto.

Supercoppa Italiana, come ne esce il Milan

Il Milan invece sembra sempre più a pezzi, irriconoscibile rispetto a quello granitico che con sei vittorie di fila si cuciva lo scudetto sul petto. Qualche scricchiolio si era già palesato nei mesi passati, non nella classifica (che ancora oggi regge) ma nelle prestazioni. I nuovi arrivati oggetti misteriosi, la solita sfilza di infortuni, una fase difensiva claudicante: tutte crepe che si sono allargate sempre di più fino a squarciare il muro rossonero quando il colpo di testa di Ibanez all’87’ di Milan-Roma ha bucato Tatarusanu. Da quel momento tutte le paure che il giovane gruppo di Pioli aveva seppellito in un meraviglioso percorso di crescita sono tornate fuori all’improvviso divorando testa e gambe di Tonali e co.

Milan, cosa aspettarsi dopo la Supercoppa Italiana

Dura parlare di prospettive in questo momento. Ritrovare sé stesso è la prima missione di un gruppo che ha vissuto di entusiasmo e ora appare svuotato nella mente e nel corpo. La Supercoppa Italiana ha confermato quanto il Milan soffra terribilmente la mancanza di Maignan, leader tecnico e spirituale di una retroguardia scopertasi nevrotica e fragile senza il francese tra i pali. Un degno sostituto non è arrivato, così come il resto del mercato estivo non ha contribuito al salto di qualità che lo stesso Paolo Maldini si augurava nel post scudetto. E adesso, con due obiettivi e mezzo stagionali su tre ormai andati i rossoneri sono costretti a guardarsi le spalle per stare aggrappati al posto Champions.

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