Il giorno dopo l’apertura dell’inchiesta sugli ultras Inter e Milan, con gli arrresti e l’elenco degli indagati, il sindaco Beppe Sala ha così commentato: «Abbiamo fatto come Comune un accesso agli atti perché vogliamo sapere se ci sono aspetti che possono riguardare noi come soggetti che hanno avuto un danno».
Ultras Inter e Milan, le parole di Sala
«Noi di fatto stiamo affidando qualcosa che è nostro, ovvero lo stadio, a qualcun altro – ha aggiunto Sala sul caso degli ultras Inter e Milan –. Dobbiamo sapere se questo qualcun altro è in condizione di gestirlo. Il Comune per questo è parte in causa e quel qualcuno in questo momento deve dimostrare, come dicono i pm, di poter gestire».
«Molto male quello che è successo, molto bene però quello che sta facendo la Procura. È chiaro che è una situazione che va raddrizzata rapidamente perché era nell’aria che c’era qualcosa che non andava. Queste indagini hanno portato a scoprire una serie di questioni che sono ovviamente un problema per la nostra città e per il nostro Paese – ha aggiunto –. Quindi grande attenzione a quello che sta succedendo».
Ultras Inter e Milan, Old Fashion
Intanto, in merito a quanto circolato ieri, a proposito delle dichiarazioni relative all’Old Fashion, Triennale Milano ha emesso una nota: «Fondazione La Triennale di Milano, che dal 31 gennaio 2024 è tornata in possesso dei locali utilizzati dalla discoteca Old Fashion, ha scelto un anno fa di realizzare, gestendolo autonomamente, uno spazio dedicato all’ascolto e alla musica dal vivo; le numerose proposte di gestione, pervenute da soggetti terzi, non sono mai state prese in considerazione per la volontà di ampliare e rendere ancora più coerenti tra loro le attività di Triennale Milano».
Ultras Inter e Milan, la situazione
Oggi intanto sarà il giorno in cui Inter e Milan torneranno in campo, dopo la maxi inchiesta della squadra mobile di Milano che ha praticamente azzerato le due curve meneghine, portando all’arresto di 19 persone, tra cui i membri dei direttivi delle curve Sud e Nord. Questi direttivi, simili a un’associazione a delinquere, avevano monopolizzato gli interessi attorno al secondo anello verde e blu, dal bagarinaggio dei biglietti a prezzi esorbitanti, ai parcheggi, al beverage dentro il Meazza, fino al merchandising con i loghi degli ultras.
Questa sera anche i «Banditi» della curva rossonera saranno al loro posto, a Leverkusen per la partita di Champions. Sui social, gli ultras si stanno già organizzando per il corteo pre-gara, come se nulla fosse cambiato. Tuttavia, mancheranno gli uomini che dal 2009 hanno trasformato la Sud. Anche qui, però, qualcuno è rimasto: Giancarlo Capelli, leader delle «Brigate rossonere» e fedelissimo di Lucci, che lo incoraggiava al telefono chiamandolo «il barone».
Martedì sera, a poco più di 24 ore dagli arresti, la Sud e la Nord saranno dunque entrambe al loro posto. E forse si inizierà a intravedere qualcosa sui nuovi assetti: chi saranno i nuovi capi, se ci saranno.
