Sport, musica, acrobazie, spettacolo e tanta adrenalina. Sembra tanto eppure ancora non basta per spiegare ciò che sarà WEmbrace Sport. La seconda edizione del grande evento sportivo, con finalità benefica e organizzato dalla campionessa Bebe Vio insieme alla sua associazione onlus Art4sport, si svolgerà oggi, lunedì 10 ottobre, a partire dalle 20 (ingresso aperto al pubblico a partire dalle ore 18.30).

WEmbrace Sport, il programma dell’evento milanese con Bebe Vio
L’evento dell’Allianz Cloud, che sarà condotto da Lodovica Comello e Gianluca Gazzoli, vedrà una sfida ad altissimo livello di competitività tra due squadre composte da grandi campioni olimpici e paralimpici che si confronteranno nelle loro rispettive discipline, scherma, basket, calcio e volley che saranno tutte giocate in modalità paralimpica. «Più che una competizione, sarà uno spettacolo – esordisce Bebe Vio -. Le persone, alla vigilia, stanno rispondendo benissimo». Grande novità di quest’anno, la presenza di un team internazionale, International Stars, formato da professionisti provenienti da tutto il mondo e noti per gli importanti risultati sportivi, che si scontrerà con la squadra Italia. «La figata sarà vedere come, se dai a tutti la possibilità di giocare a pari condizioni, il concetto di disabilità viene meno e quello che rimane sono atleti professionisti che si sfidano ad altissimo livello – prosegue -. Un vero spettacolo che non basta descrivere, occorre vedere».

Come fare per acquistare i biglietti per WEmbrace
I biglietti sono disponibili su Ticketmaster.it a QUESTO LINK e saranno acquistabili anche lunedì sera direttamente all’Allianz Cloud. I soldi raccolti con l’acquisto dei biglietti andranno in beneficenza contribuendo alla mission dell’associazione onlus art4sport (https://www.art4sport.org). Quest’ultima, che ad oggi conta 41 ragazzi, è ispirata alla storia di Bebe Vio, campionessa plurimedagliata di scherma paralimpica. Alla fine del 2008, all’età di 11 anni, Bebe è stata colpita da una meningite meningococcica che ha portato come conseguenza all’amputazione dei quattro arti. Nel giro di un anno, però, è tornata alla sua vita di prima e uno dei fattori motivanti che l’ha portata a reagire con forza e determinazione è stato il suo desiderio di tornare a praticare il suo amato sport.