Per chi suona la campana? Con l’app DinDonDan gli orari delle messe sempre con te

DinDonDan
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Sarà capitato ad alcuni di voi: siete in vacanza in estate lontani da casa o magari state trascorrendo una domenica fuori porta e non volete tralasciare l’appuntamento con la messa. Tocca, però, sapere se nelle vicinanze ci sono delle chiese e quali sono gli orari delle funzioni: operazione spesso non così agevole, perché bisogna spulciare vari siti senza, peraltro, la certezza di trovare informazioni esatte e aggiornate.

La soluzione? La tecnologia. DinDonDan è un’app gratuita per Android e iOS, ideata e sviluppata da quattro studenti universitari di Milano, che geolocalizza le chiese più vicine all’utente, fornendo in modo facile e immediato orari di apertura, delle funzioni e delle confessioni. Il tutto arricchito dalla possibilità di segnalare eventuali errori o modifiche degli orari e di aggiungere nuove chiese nel database, così da rendere l’app costantemente aggiornata e partecipativa. Un’idea semplice ma che rappresenta la perfetta declinazione di quell’invito ad abitare il mondo digitale rivolto ai ragazzi lo scorso ottobre da papa Francesco e dai vescovi al termine del sinodo sui giovani. Per info dindondan.app.

«Tutto è cominciato in Duomo»
Il racconto degli inventori: «Ora siamo in tutta Italia»

«L’idea – spiega a Mi-Tomorrow Federico, studente di Giurisprudenza all’Università Cattolica, uno dei creatori di DinDonDan – era d’inserire, nel marasma di applicazioni oggi esistenti, uno strumento che rispondesse alle esigenze di quattro normali ragazzi cattolici che vanno a messa, fornendo anche un servizio utile a molte altre persone, semplificando loro la vita».

Come è nata l’idea?

«Tutto è partito in piazza Duomo una sera di dicembre del 2017: parlando del più e del meno, è emersa la voglia di metterci in gioco per creare qualcosa che rispondesse a un’esigenza che avevamo rilevato comune, ovvero trovare in modo agevole gli orari delle messe quando si è fuori dal contesto abituale della propria parrocchia. A febbraio 2018 abbiamo iniziamo lo sviluppo, coinvolgendo vari amici come beta tester per individuare eventuali bug, e tra primavera ed estate abbiamo realizzato le prime versioni per Android e iOS: siamo partiti ufficialmente lo scorso ottobre».

Ci presenti gli altri componenti del team?

«Ci sono Alessandro e Angelo, che frequentano Ingegneria al Politecnico, e Giacomo, che sempre al PoliMi studia Design. Alessandro è stato lo sviluppatore principale, ma ci siamo divisi i compiti per curare grafica, manutenzione, inserimento dati e comunicazione».

Come sta andando DinDonDan?

«Direi benissimo: siamo partiti da Milano e all’inizio avevamo messo in conto la possibilità che la nostra iniziativa potesse rimanere confinata all’interno della nostra cerchia di amici o entro i confini milanesi. Il riscontro è stato, in realtà, straordinario: abbiamo ricevuto segnalazioni da tutta Italia e anche dall’estero, per esempio da Sudamerica e Asia. Non c’è ancora una copertura totale, ma oggi siamo presenti in tutte le regioni italiane, con ventiduemila download: siamo partiti con duecentocinquanta chiese nel database e oggi sono ottomila».

Prossime tappe?

«L’obiettivo è coprire in breve tempo tutta la penisola, paese per paese, ma ci stiamo organizzando anche per inserire le principali capitali europee così da offrire un servizio ai giovani che vanno all’estero per studiare o a chi semplicemente si concede un weekend di svago fuori dai confini».