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24. 04. 2024 04:03

Base Marte: al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia un nuovo spazio educativo

Lo spazio è rivolto in particolare ai ragazzi dai 10 ai 14 anni. Lo scenario è una base marziana dove si impara facendo squadra

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È una missione possibile e prenderà il via domani nel cuore di Milano. Si chiama STEM*Lab Base Marte ed è il nuovo spazio educativo che il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia rivolge ai giovanissimi – tra i 10 e i 14 anni – con chiavi di volta innovative per l’apprendimento di tematiche scientifiche, matematiche e high-tech. Immaginate uno scenario spaziale: l’area del museo dedicata al progetto riproduce arredi, sfondi e strumentazioni di una base sul Pianeta rosso dove i ragazzi sono coinvolti in un gioco didattico avvincente.

STEM*Lab Base Marte, un nuovo spazio al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia

Arrivati su Marte per dare il cambio all’equipaggio precedente devono affrontare emergenze e prendere decisioni per risolverle. Mettendoci testa, cuore e mani. E il bello è farlo in autonomia (pur sotto la guida di animatori scientifici) liberi di sbagliare, provare e riprovare, scartabellando file su tablet, usando il microscopio, azionando bracci meccanici. Le cose da fare sono tante: gestire temperatura e qualità dell’aria e dell’acqua, coltivare i vegetali che costituiscono la dieta dell’equipaggio, seguire le uscite del rover sulla superficie marziana.

E intanto si impara, ci si consulta. Per gli astronauti in erba la parola d’ordine è sperimentare, finché la soluzione al problema contingente arriva. «I partecipanti si trovano ad affrontare situazioni avverse e prove che, nel piccolo, sono una metafora del percorso di vita e di volontà e capacità di risolvere problemi. La nostra missione è quella di spronare e stimolare i giovani a trovare nuove soluzioni per andare avanti, farsi sempre domande e diventare adulti migliorandosi ogni giorno», spiega Fiorenzo Galli, dg del Museo.

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Rivolta sia alle scuole sia alle famiglie, Base Marte mette al centro il gioco di ruolo dal vivo come dinamica di apprendimento, cooperazione, condivisione e scoperta. I ragazzi (al massimo una ventina per ciascuna sessione della durata di un’ora e mezza/due ore) formano cinque gruppi a cui è assegnata una postazione laboratorio dedicata a cinque aree di attività: sistemi di supporto vitale, alimentazione e coltivazione, salute, rover e lavori esterni.

«I gruppi operano insieme per risolvere un problema. Ciascuno fa da sé, ma anche in relazione con gli altri. È quindi sì un lavoro di informazione tecnico scientifica, ma anche di insegnamento di come lavorando insieme si può lavorare meglio», aggiunge Galli. A parte il meccanismo virtuoso della collaborazione e del supporto reciproco, attraverso il gioco può scattare anche l’individuazione di talenti specifici.base marte

«La situazione del laboratorio permette a ciascuno di mettere in evidenza una o più delle sue caratteristiche personali. I partecipanti, messi di fronte a una difficoltà, devono cavarsela e nel farlo devono mettere in gioco delle loro capacità che magari non sono pienamente sfruttate a scuola», afferma Enrico Miotto, senior education curator del Museo.

Il focus del progetto è sull’inclusività e sulla conoscenza come diritto di tutti. Realizzato con il coordinamento del consorzio Kairòs e finanziato dall’impresa sociale Con i bambini, Base Marte rientra nel progetto nazionale STEM*Lab – Scoprire Trasmettere Emozionare Motivare, selezionato da Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nel nostro Paese.

«Il progetto che abbiamo finanziato in tutta Italia, compresa Milano, fa sì che le periferie o le aree più fragili e povere possano vedere coinvolte le scuole e il terzo settore nel far imparare meglio in modo informale e formale, a scuola e fuori scuola, la matematica e soprattutto la scienza», spiega Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini.

«La povertà educativa coinvolge direttamente o indirettamente più o meno 1 milione e 400 mila bambini in povertà assoluta, aumentati di tre volte negli ultimi dodici anni e 2 milioni e mezzo circa di bambini e ragazzi in povertà relativa. Trovarsi in un laboratorio come Base Marte dove si deve far andare avanti insieme una stazione spaziale, ci sembra un modo bellissimo per fare in modo che tutti i ragazzi, anche quelli che vivono in condizioni meno fortunate, possano usufruire di una straordinaria opportunità di crescita scientifica e umana».

Base Marte, istruzioni per l’uso

L’attività presso Base Marte, al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, in via San Vittore 21, è prenotabile gratuitamente al momento dell’acquisto del biglietto d’ingresso. La capienza del laboratorio è di 20 persone, suddivise su 5 postazioni di gioco in cui potranno sedersi fino a un massimo di 4 giocatori facenti parte dello stesso nucleo familiare.

museoscienza.org

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