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19. 04. 2024 15:37

Con i centri estetici chiusi il nuovo beauty diventa fai da te

Da necessità temporanea l’arte di arrangiarsi è diventata una vera e propria abitudine

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Estetisti chiusi nelle zone rosse, parrucchieri aperti. E un nuovo lockdown nazionale che tanti esperti invocano e che potrebbe portare a una serrata generale. Il Covid sta cambiando le abitudini anche in fatto di beauty, come dimostra il “Beauty report post Covid-19” del portale europeo Treatwell. Anche dopo le riaperture disposte a maggio tantissimi italiani hanno proseguito con il fai da te appreso nei mesi precedenti.

Sondaggio. Insomma, da necessità temporanea l’arte di arrangiarsi è diventata un’abitudine. Gli utenti hanno acquistato una certa dimestichezza con smalti e pinzette tanto che, intervistati durante la quarantena, gli europei (88%) avevano confessato l’intenzione di proseguire con alcuni trattamenti fai da te anche alla riapertura dei centri estetici.

La tendenza riguarda soprattutto la cura delle unghie – con la manicure (46%) seguita dalla pedicure (37%) –, ma anche la depilazione di corpo (37%) e delle sopracciglia (35%). In particolare, rispetto agli altri utenti del vecchio continente, gli italiani puntano a effettuare in casa soprattutto questi ultimi due trattamenti, mentre i francesi si dilettano principalmente sui facial fai da te (54%). Nessuna menzione tra le prime posizioni, invece, relativa ai trattamenti capelli, così cercati durante la quarantena.

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Risparmio e sicurezza. La decisione di proseguire con il fai da te è motivata in prima battuta dalla necessità di risparmiare (33%) a fronte di una situazione economica incerta proprio a causa dell’emergenza sanitaria, oltre che da una questione di sicurezza (22%).

Non a caso la depilazione, il ritocco delle sopracciglia e i trattamenti facciali prevedono un distanziamento fisico ridotto tra l’operatore e il cliente. Stesso discorso per il massaggio: seppur tanto bramato in un periodo di così grande stress, la ripartenza per questo trattamento, interamente basato sul contatto, è stata tutt’altro che semplice.

Anche se le prenotazioni per questo trattamento non sono mancate, soprattutto in Germania e nei Paesi Bassi la diffidenza si è fatta sentire e ha fatto registrare un calo degli ordini di massaggi rispetto al periodo precedente la pandemia.

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