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25. 04. 2024 15:09

Meta sceglie il Politecnico di Milano per studiare il metaverso

Un progetto su cui la società investirà 2 milioni e mezzo di dollari

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Meta sceglie il Politecnico di Milano per realizzare uno studio accademico indipendente sui rischi e le opportunità del metaverso, nell’ambito di un progetto che prevede da parte di Meta un investimento di 2,5 milioni di dollari in Europa. Grazie al Fondo per i programmi e la ricerca XR, gli accademici di sette Paesi europei tra cui appunto l’Italia esamineranno come le tecnologie del metaverso si interfacceranno su temi quali privacy, sicurezza, inclusione e futuro del lavoro.

Politecnico di Milano e Meta per la rivoluzione

«Il metaverso rivoluzionerà il modo in cui le persone interagiscono con i contenuti e tra loro, in virtù della riduzione dei carichi cognitivi legati ai processi di apprendimento e della possibilità di rendere più ingaggiante qualsiasi esperienza mediale. Ed è proprio in questa prospettiva l’importanza di realizzare uno studio sistematico dei suoi effetti per qualificare opportunità e minacce per i sistemi industriali e sociali», afferma Giuliano Noci, direttore scientifico, insieme a Lucio Lamberti, dello studio presso il Politecnico di Milano.

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Il progetto con il Politecnico di Milano

«Il metaverso sarà il risultato di uno sforzo collettivo, per questo riteniamo fondamentale confrontarci con terze parti autorevoli che possano offrire spunti di riflessione importanti», aggiunge Angelo Mazzetti, Responsabile Affari Istituzionali di Meta in Italia. Il Fondo per i programmi e la ricerca XR di Meta sostiene progetti globali e ricerche esterne che intendono approfondire come costruire il metaverso in modo responsabile, spiega una nota della società.

I partner di Meta

Attraverso questo fondo, Meta collabora con partner di settore, gruppi a sostegno dei diritti civili, governi, organizzazioni non profit e istituzioni accademiche per contribuire a determinare i rischi e le opportunità del metaverso. I suoi attuali partner europei includono, tra gli altri, Women In Immersive Tech, che sostiene le donne e i gruppi sottorappresentati che guidano i settori della realtà virtuale, aumentata e mista in Europa, e The Youth Bureau, che si propone di elevare le voci dei giovani nello sviluppo del metaverso.

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