Il “campo 87” è lo spazio del Cimitero Maggiore di Milano dedicato alle vittime del coronavirus non richieste dai parenti durante i mesi più bui della pandemia. Dopo i casi, come quello del manager Fossati, in cui le salme erano state seppellite nel campo a causa di problemi di comunicazione tra le strutture ospedaliere e le famiglie, si sono tenute alcune riunioni nei giorni scorsi per ridiscutere alcuni di questi “errori”.
Le riunioni. Ci sono stati rispettivamente due tavoli di confronto: uno in Procura ed uno in Regione. I parenti dei defunti “anonimi” seppelliti per errore al campo 87 avevano richiesto la possibilità di spostare le salme per dare ai propri cari una degna sepoltura.
Purtroppo dall’amministrazione avevano fatto sapere che nei casi di morte per infezione non è possibile riesumare i defunti per almeno 2 anni. La Regione lavorerà con le Ats locali nelle prossime settimane per trovare una soluzione alla problematica, in cui sembrano ritrovarsi diverse famiglie sparse in tutta la Lombardia.