Il dirigente Atm, Paolo Bellini, ritenuto a capo del sistema di tangenti per le forniture relative alle metro, ha fatto le sue prime ammissioni davanti al gip Lorenza Pasquinelli e al pm Giovanni Polizzi.
Le accuse. Al dirigente Atm sono stati contestati i reati di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Secondo quanto riportato avrebbe ammesso di aver truccato alcune gare pubbliche di Atm in cambio di mazzette e lavori in subappalto per aziende di cui era presente nell’organigramma in maniera occulta.
L’inchiesta per ora ha messo nel mirino altre 12 persone oltre a Bellini e sta indagando anche sulla posizione di diverse società, come i colossi Siemens Mobility e Alstom Ferroviaria.