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19. 04. 2024 06:03

Il n°1 di Atm, Giana: «I contagi non sono colpa nostra. Andavano cambiati gli orari della città»

Il numero uno di Atm risponde alle critiche rivolte al sistema di trasporti milanese

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Arrigo Giana, presidente di Agens (l’agenzia confederale dei trasporti) e numero uno di Atm, non ci sta a vedere i mezzi pubblici additati come causa principale della diffusione del contagio.

Programmazione sbagliata. «È inaccettabile che oggi – ha dichiarato Giana in un’intervista al Corriere -, dopo mesi in cui abbiamo ripetuto che il trasporto pubblico poteva diventare il collo di bottiglia se non fossero stati riprogrammati gli orari della città, delle scuole, degli uffici, ci si venga a dire che si chiudono scuole e attività produttive perché i trasporti si sono fatti trovare impreparati».

Secondo il numero uno di Atm le responsabilità dell’attuale situazione vanno ricercate nelle scelte del governo. Già lo scorso maggio Arrigo Giana in un’altra intervista chiedeva chiaramente una riprogrammazione degli orari della città per evitare gli assembramenti. «Ci si è riempiti la bocca con gli scaglionamenti degli orari scolastici – ha ribadito -. Chi lo ha fatto? Ma pensate che il ministero dell’Istruzione abbia mai chiesto alle agenzie di trasporto cosa fosse necessario fare?».

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Riguardo al potenziamento del sistema di trasporto pubblico afferma quanto sia impossibile mettere in campo ulteriori forze oltre quelle già attive. «I bus aggiuntivi noi li abbiamo utilizzati dove si poteva, cioè per potenziare le corse scolastiche sulle linee extraurbane – ha sottolineato ancora Giana -. Per il resto abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo, usando i vecchi bus, non dismettendone altri, chiedendo straordinari al personale. Oltre un certo limite il Tpl non è espandibile. Bisogna mettersi in testa che in questa situazione il trasporto pubblico non è la variabile ma la costante data intorno a cui deve girare correttamente il resto».

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