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25. 04. 2024 15:50

“Graduation Days”, dalla tesi ai reparti Covid: la Bicocca festeggia i laureati del lockdown

Al via i Graduations Day per celebrare i laureati del lockdown: tra loro tanti infermieri già impegnati in prima linea contro il Covid

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Le ultime sessioni di laurea sono passate in sordina per gli studenti dell’Università Milano-Bicocca. Oggi sono stati inaugurati i Graduation Days, durante i quali l’ateneo festeggerà i 3 mila studenti che nei mesi scorsi hanno ottenuto il diploma di laurea in casa.

Dopo il lockdown è il momento di festeggiare per i laureati

Le prossime giornate vedranno ognuna la partecipazione di 150 ragazzi, suddivisi su tre turni: per loro saranno disposte le postazioni sul prato del Bicocca Stadium, a distanza di sicurezza. Ogni laureato potrà farsi accompagnare da non più di quattro persone che siederanno in posti segnati sulle gradinate. Una cerimonia particolare, che ha visto per primi i protagonisti sul campo alla lotta contro Covid-19.

Il giusto tributo per gli studenti di infermieristica

L’apertura di queste giornate di festeggiamenti non poteva che spettare ai neolaureati in scienze infermieristiche che lo scorso 11 e 12 marzo hanno anticipato di un mese la sessione per poter dare subito il loro contributo nei giorni bui dell’emergenza Covid-19.

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«In pieno lockdown, in un momento molto difficile per la Lombardia, i nostri ragazzi si sono fatti trovare pronti e sono andati subito a prestare servizio con impegno e passione», afferma con orgoglio la rettrice di Università Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni.

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La rettrice Giovanna Iannantuoni

Una giornata da incorniciare questa per l’ateneo: «Per noi è una rinascita dopo mesi molto difficili. Era giusto che gli studenti potessero coronare la fine di un percorso formativo molto impegnativo», conclude la rettrice.

Dalla tesi ai reparti Covid

I primi ragazzi che hanno sentito proclamare il loro nome con relativa votazione finale sono stati quaranta giovani infermieri, già al lavoro tutti i giorni tra le corsie dei nostri ospedali.

Alcuni di questi sono passati dalla discussione della tesi al reparto Covid in pochissimi giorni. «Sono stata subito mandata in rianimazione Covid. È stato devastante a livello umano e lavorativo, perché ci hanno lanciato dentro un mondo difficilissimo. Però con l’aiuto delle colleghe più esperte ho saputo integrarmi velocemente e dare il mio contributo alla causa» così Simona Antinori, infermiera da marzo.

 

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