Su 24 casi di detenuti positivi al Covid-19 in Lombardia, ben 21 sono situati nelle carceri milanesi. Gli allarmanti dati sono stati mostrati dal provveditore dell’amministrazione penitenziaria, Pietro Buffa, nel corso di una commissione consiliare del Comune.
Rischi per il futuro. La fase 2 non inizierà per le carceri: le limitazioni ai colloqui continueranno anche dopo il 4 maggio. Inoltre si prospettano ulteriori rischi con la ripresa delle attività all’esterno. «Le fasi a venire saranno ancora più complesse – afferma Buffa -perché limitandosi il lockdown aumenterà la mobilità ed inizierà anche l’attività della polizia all’esterno. C’è da immaginarsi un aumento degli arresti, i colloqui verranno aperti e tutti questi sono elementi che introducono rischi».
