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20. 04. 2024 08:06

Concerto Primo Maggio, Fedez ne ha per tutti: attacco alle Lega e alla Rai. Il video

L'intervento di Fedez ha scatenato una "bufera politica": la Rai prova a smentire le dichiarazioni del rapper

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L’esibizione di Fedez sul palco del concerto del Primo Maggio ha scatenato una piccola bufera politica. Nel mirino del rapper milanese sono finiti la Lega e la stessa Rai, rea di voler censurare le parole di Fedez.

Fedez contro tutti: l’intervento

Il discorso del cantante inizia proprio sottolineando il comportamento della Rai. «E’ la prima volta che mi è successo di dover inviare il testo di un mio intervento perché venisse sottoposto ad approvazione politica – ha dichiarato Fedez sul palco -.Mi hanno chiesto di omettere dei nomi, dei partiti e di edulcorarne il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, un po’ tanto, ma alla fine mi è stato dato il permesso di esprimermi liberamente. Grazie. Mi assumo tutte le responsabilità di ciò che dico e faccio, sappiate però che il contenuto di questo intervento è stato definito dalla vice direttrice di Rai3 come “inopportuno”».

La richiesta a Draghi: «Si mobiliti come per la Superlega»

La prima parte dell’intervento è rivolta al premier Draghi e alla richiesta di far qualcosa di più per i lavoratori dello spettacolo.

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«Per i lavoratori dello spettacolo questa non è più una festa – è andato all’attacco Fedez -. Caro Mario, capisco che il calcio è il vero fondamento di questo Paese, però non dimentichiamoci che il numero dei lavoratori del calcio e quello dello spettacolo si equivalgono. Quindi, non dico qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma in difesa di un settore che è stato decimato da questa emergenza e che è regolato da normative stabilite negli anni 40 e mai modificate fino ad oggi. Quindi, caro Mario, come si è esposto nel merito della Superlega con grande tempestività, sarebbe altrettanto gradito il suo intervento nel mondo dello spettacolo».

Ancora una volta il Ddl Zan: «Stop al protagonismo di Ostellari»

Come presumibile la palla è passata successivamente sul Ddl Zan. Dal palco Fedez ha fatto nomi e cognomi di tutti i politici che stanno cercando di frenare l’approvazione del disegno di legge.

«D’altronde, Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta alle diseguaglianze», ha aggiunto ironicamente Fedez. «Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno», «gay vittime di aberrazioni della natura», «i gay sono una sciagura per la riproduzione» e «il matrimonio gay porta l’estinzione della razza», sono alcune delle esternazioni di esponenti della Lega che il rapper ha voluto citare sul palco.

Il vocale che smentisce la Rai

La Rai ha voluto immediatamente smentire le parole di Fedez affermando che è «fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso».

Tuttavia è lo stesso Fedez a pubblicare alcune ore dopo il concerto il contenuto della chiamata con la vicedirettrice Capitani, il quale era stato dal rapper prontamente registrato. Nel testo si sente: «Le sto chiedendo di adeguarsi a un sistema – si sente dell’altro capo del telefono – Tutte le citazioni che lei fa con nomi e cognomi non possono essere citate. Questo non è il contesto corretto». Fedez replica: «Chi lo stabilisce? Io dico quello che voglio sul palco. Nel mio testo non c’è turpiloquio, sono imbarazzo per voi».

 

 

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