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20. 04. 2024 09:33

Covid, Galli: «Abbiamo riaperto quando non si doveva riaprire proprio nulla»

Il virologo del Sacco è particolarmente critiche sulle scelte compiute dal governo

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I contagi continuano a “galoppare”. Così il professor Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco, fa il punto della situazione durante la trasmissione Agorà.

Giovani. Secondo l’esperto uno degli elementi che favoriscono la diffusione del virus è la socialità dei giovani. «La fascia dei giovani – dichiara Galli – è quella colpita prima, perché quando si diffonde una variante che ha un 30-40% in più di capacità infettante, coloro che la prendono per primi sono i giovani e i bambini, che hanno più socialità fuori e dentro la scuola».

Tuttavia i bambini e gli adolescenti continuano a reagire in maniera diversa al virus rispetto agli adulti. «La variante inglese si trasmette ai bambini e agli adolescenti – sottolinea il virologo -, questi si infettano comunque meno rispetto a quanto si infetterebbero adulti e anziani in condizioni analoghe».

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Secondo Galli però le misure di contenimento intraprese fin qui non sono sufficienti. «La realtà dei fatti ci dice che le misure previste dall’ultimo Dpcm non bastano – ribadisce -. I casi che abbiamo visto nel fine settimana sono con molta probabilità casi sintomatici ovvero sono persone che sono state tamponate perché presentavano problemi e quindi molti di loro avranno avuto bisogno di cure a domicilio o in ospedale. E questo è un bel preannunzio della settimana che ci aspetta».

Il virologo bacchetta in un certo senso le istituzioni e le decisioni da loro prese. «Quello che vediamo non è stupefacente, è quanto ci si poteva attendere succedesse – conclude Galli – considerando le settimane precedenti e anche le esperienze dei paesi vicini, e considerando anche che quello che è stato messo in campo era e si è dimostrato ampiamente insufficiente. Anzi ci sono state riaperture proprio quando non si sarebbe dovuto riaprire nulla».

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