Si chiama LeCoVax2 e si tratta del vaccino della Statale di Milano. Brevettato lo scorso febbraio, sono iniziate le prime sperimentazioni sui topo con esiti positivi: la somministrazione negli animali ha evidenziato la produzione di anticorpi neutralizzanti del virus.
Vaccino della Statale, una metodologia innovativa
Il vaccino della Statale di Milano si caratterizza per un funzionamento diverso rispetto agli altri vaccini attualmente in commercio. Quelli attuali sono composti da Rna o virus modificato, mentre quello dell’università milanese si basa su un microrganismo unicellulare modificato, capace di produrre e trasportare le proteine virali che fungono da antigeni e possono stimolare la produzione di anticorpi nel vaccinato.
Il microrganismo usato prende il nome di Leishmania tarentolae e non ha nulla a che vedere con quello dei cani. “Leishmania tarentolae è una sorta di micro-fabbrica, utilizzabile per la produzione di proteine molto simili a quelle prodotte nelle cellule di un mammifero, ad esempio da un virus durante l’infezione o da un vaccino a Rna – spiega la ricercatrice Sara Epis – Una volta inoculate, le proteine virali prodotte nella Leishmania agiscono come antigeni virali in grado di stimolare la produzione di anticorpi”.